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Roma: metro B guasta, passeggeri aggrediscono una macchinista

“Una macchinista della linea B è stata aggredita in modo proditorio questa mattina intorno alle 7 alla stazione di Monti Tiburtini mentre invitava i passeggeri a scendere dal treno che, a causa di un guasto alle porte, doveva rientrare in deposito”. Lo denuncia l’Atac in un comunicato ripreso dalle agenzie di stampa. 
“La donna è stata difesa dai colleghi che hanno allontanato i facinorosi che rivolgevano pesanti insulti alla lavoratrice la quale, successivamente, è stata accompagnata all’ospedale San Camillo per accertamenti – continua la nota – L’amministratore delegato di Atac Carlo Tosti, che si è subito messo in contatto con la dipendente per sincerarsi del suo stato di salute ed esprimerle la vicinanza dei vertici aziendali e del management, condanna questa gratuita e cieca violenza nei confronti di una lavoratrice e riconferma il suo apprezzamento per tutti i lavoratori del front line Atac che con grande sacrificio, dedizione e professionalità sono ogni giorno al servizio di oltre quattro milioni di clienti”.
Che i dipendenti dell’Atac operino con sacrificio, dedizione e professionalità è vero, almeno nella maggior parte dei casi. Il problema è il comportamento dei dirigenti e dei manager che da anni ormai stanno lasciando andare il servizio della metropolitana di Roma verso il degrado più assoluto: treni ogni 10 o addirittura 15 minuti, sporchi e maleodoranti, senza aria condizionata, affollati all’inverosimile… E non certo per colpa dello ‘sciopero bianco’ dei macchinisti, che se pure può aver provocato alcuni disagi non dura certo da mesi. I passeggeri giustamente imbestialiti per un servizio indecente – a fronte di un aumento vertiginoso delle tariffe – farebbero bene ad indirizzare la propria denuncia, e la propria rabbia, verso i veri responsabili del degrado e non verso quei dipendenti che ogni giorno si trovano a fare i conti con mille problemi e tentano, come possono, di risolverli.

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