Discarica abusiva a picco sul mare nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’hanno scoperta gli uomini della Guardia di Finanza nel Comune di Pisciotta, durante una ricognizione aera da parte del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli.
L’area, di circa 10mila metri quadrati, sorgeva presso un costone roccioso a picco sul mare e non era visibile dal piano stradale. All’interno dell’area, sottoposta a vincolo paesaggistico e circondata da numerose attività turistico-alberghiere, sono stati ritrovati rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui materiali provenienti da demolizioni di edifici, veicoli fuori uso, materiale ferroso, tubazioni in plastica e onduline di eternit contenenti amianto. Il proprietario del fondo, M.M., è stato denunciato e dovrà immediatamente procedere alla bonifica dell’area.
Durante i controlli, tra l’altro, sonostati scoperti anche sette lavoratori in nero che lavoravano presso l’attività turistica che sorge nei pressi della discarica ed è gestita proprio dal proprietario del fondo. Una brava personcina, insomma. La domanda è: perché in questi casi non esiste una norma che preveda l’espropriazione e la rivendita all’asta della proprietà? Sarebbe un deterrente molto più efficace della multa e obbligo alla bonifica…
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