Sono da giorni in strada e in lotta i precari e le precarie delle cooperative sociali, si tratta in molti casi di assistenti igienico-personale agli studenti disabili nelle scuole superiori. Protestano in piazza da giorni contro i tagli ai posti di lavoro (72/184) e contro l’illegale riduzione di risorse per il servizio di assistenza “obbligatorio ed essenziale”, una gravissima modifica che il palazzo vuole mettere in atto assegnando 5 ragazzi disabili, compreso i gravi, ad un solo operatore, a dispetto di tutte le normative vigenti. “Nel frattempo dobbiamo continuare a leggere sui quotidiani non solo locali ma anche nazionali di questi giorni dei vergognosi sperperi di soldi pubblici che la Provincia continua a fare” affermano i precari in un comunicato diffuso in questi giorni. Il riferimento è alle migliaia e migliaia di euro dei compensi ai vari esperti esterni di turno su cui sta indagando la magistratura contabile o degli 828.000.000 euro spesi per “Provincia in festa” o i 400.000.000 buttati per l’affitto dei locali dell’USP quando la Provincia ha in dotazione tanto uffici nuovi che non vengono utilizzati (vedi il palazzo San Lorenzo). “E tutte le migliaia di euro che stanno spendendo per la nuova corsa elettorale alle poltrone (le regionali a fine ottobre) alla quale diversi assessori della provincia concorrono? Senza lavoro e diritti niente voto!” fanno sapere i precari. “Non accetteremo ne’ ricatti ne’ alcuna minaccia di smobilitare, ne’ temiamo, come e’ successo ieri, l’arrivo dell’antisommossa mentre bloccavamo la strada”. Venerdì, è stato annunciato dal palazzo bombardato dai continui slogan, comizi e battitura di pannelli ecc , che la Provincia si pronuncerà sull’inizio del servizio che dovrebbe riprendere dal 9 ottobre.
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