Domani, martedi 22 gennaio, a Bergamo ci sarà una mobilitazione anti-sfratto per sostenere la lotta della famiglia Lal per la casa, il reddito e la cittadinanza! Per ogni sfratto una barricata!
Krishan vive in Italia da oltre 25 anni. È nato in India, ma ha trascorso in Italia più della metà della sua vita. La sua famiglia l’ha raggiunto più di 10 anni fa. La figlia più piccola è nata e cresciuta a Bergamo. Il figlio e la figlia più grandi, di 18 e 19 anni, hanno trascorso buona parte della loro vita in Italia, hanno frequentato scuole di Bergamo e qui risiedono le loro relazioni, le loro amicizie, il loro mondo.
Un anno e mezzo fa, con l’inasprirsi della crisi, Krishan ha perso il lavoro. Per la famiglia Lal è cominciato un calvario simile a quello di molte altre famiglie che abitano il nostro territorio. Una condizione di privazione di reddito che ad Alzano, dove vive la famiglia Lal, negli ultimi anni è andata diffondendosi come un’epidemia. In Valle Seriana il tracollo del settore tessile è ormai un’emergenza sociale.
Krishan non ha più potuto pagare l’affitto e da alcuni mesi pende sulla famiglia Lal l’incubo dello sfratto. Uno sfratto per morosità incolpevole, come ormai più del 90% degli sfratti; l’incubo di migliaia di famiglie per cui pagare l’affitto è diventato un lusso. Krishan non si è dato per vinto, oggi ha un nuovo lavoro, ma ormai è tardi: martedì mattina l’ufficiale giudiziario busserà per la quarta volta alla loro porta.
Il Comune di Alzano, roccaforte leghista, offre una sola soluzione: un biglietto di sola andata per l’India. L’ipotesi di un alloggio comunale non è nemmeno stata vagliata. L’amministrazione non è disposta nemmeno a concedere altro tempo. Krishan ha un lavoro, i suoi figli frequentano la scuola, la famiglia Lal è in graduatoria ERP a Bergamo, attende e avrebbe diritto ad un alloggio pubblico. Perchè dovrebbero andarsene?
La lotta della famiglia Lal, sostenuta da decine di persone solidali che per tre volte hanno impedito lo sfratto, non è solo una lotta per il diritto alla casa. La lotta della famiglia Lal è anche la lotta di chi in Italia lavora, studia e costruisce il proprio futuro, vedendosi però sistematicamente negato lo status di cittadino o cittadina. La famiglia Lal sta lottando per restare in Italia, nel proprio paese, ovvero nel paese in cui ha scelto di vivere.
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