I “Movimenti per il Diritto all’Abitare” questa mattina hanno occupato l’Assessorato alla Casa del Comune di Roma . Al centro della protesta c’è quella che definiscono “la presa in giro elettorale del “nuovo” bando per le case popolari” lanciato dal Comune ma che deve fare i conti con zero case disponibili, nessuna casa neanche in progetto e con decine di migliaia di domande già in lista di attesa da anni: Occorre poi tenere conto delle famiglie che sono state sistemate in residence e di quelle nelle occupazioni abitative, un mondo che coinvolge almeno 5000 nuclei familiari. C’è poi una vicenda “rognosa” nella denuncia e nella iniziativa messa a segno dai movimenti di lotta per la casa. Si tratta di 35 famiglie in emergenza da più di dieci anni per le quali erano state firmate dal Comune le delibere per l’assegnazione della casa, ma che da mesi non vedono risolta la loro situazione di assegnatari senza casa. I movimenti denunciano la latitanza del Comune e dell’assessorato alla casa sulla questione. La vicenda riguarda la costruzione del blocco di palazzi di Cam srl a Casal Bertone. Nei famosi accordi di compensazione “inventati” dall’allora sindaco Veltroni era previsto, negli accordi fatti con il Comune, che il costruttore dovesse restituire alla comunità in cambio del permesso a costruire, anche venti appartamenti da dedicare all’emergenza abitativa. Del primo si vedono i risultati, dei secondi nessuna traccia.
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