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Roma: monumento a neofascista installato nottetempo a Piazza Vescovio

Lo hanno installato di notte, forse per paura di contestazioni o interruzioni, il monumento all’estremista di destra Francesco Cecchin, ucciso 33 anni fa. Ma l’ennesimo monumento dedicato a un fascista – dopo quello di Affile – ha provocato reazioni e polemiche.

“Il territorio del secondo Municipio sta diventando sempre di più un luogo di culto per i neofascisti e non di condivisione della memoria” denuncia ad esempio Elena Improta, Vice Presidente dell’Anpi di Roma e Lazio e segretario della sezione Anpi “Musu-regard” del Secondo Municipio. Anche perché il monumento è costato la consistente cifra di 102.000 euro, erogati nientemeno che dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. “E’ davvero strano che sul piano del bilancio, a causa del Patto di stabilità, non si trovino i 70.000 euro per fare l’ascensore per i disabili alla Scuola Santa Maria Goretti, né le risorse per abbattere il padiglione con l’amianto della scuola primaria Contardo Ferrini, mentre poi si riescano a trovare per il monumento a Cecchin” denuncia ancora la Improta che poi ricorda: “La proposta di dar vita ad una consulta sulla memoria degli anni di piombo e della violenza politica è rimasta solo una proposta del centrosinistra, afferma Improta, la destra continuna a non voler condividere i percorsi storici e con i suoi morti “segna” i territori e ne fa luoghi di culto e di radicamento ideologico e non certo di condivisione di memoria”.

Ancora più duro è il presidente dell’Anpi, Francesco Polcaro, quando fa notare come “Il monumento dedicato a Francesco Cecchin, costato 101.000 euro, è un’indecente operazione nostalgica e fascista dal chiaro sapore elettorale oltre che uno spreco di soldi pubblici – Al sindaco Alemanno non era bastata l’intitolazione del giardino di due anni fa, tra bandiere con l’effige celtica e il picchetto d’onore dei camerati con teste rasate e magliette nere?”. “La verità è che si tratta una indecente operazione nostalgica e fascista a ridosso delle elezioni amministrative in una città dove negli ultimi anni sono all’ordine del giorno episodi di squadrismo ad opera di movimenti di estrema destra. E’ evidente l’intento di strumentalizzare un episodio e marcare il territorio, in un quartiere che la destra ha sempre considerato esclusivo”. “Chi rappresenta tutti i cittadini non può prendere iniziative di parte e dovrebbe spiegare come sia possibile che il patto di stabilità permetta di trovare fondi per monumenti e finanziamenti a Casa Pound, e non per interventi di estrema necessità come mettere in sicurezza le scuole o intervenire in favore dei disabili.” 

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