Dai No Tav della Val di Susa arriva una protesta contro il meccanismo elettorale: andare al seggio, farsi registrare e poi rifiutare di prendere le schede e votare. Oppure ritirare le schede ma poi non votare. In questo modo al seggio sono costretti a registrare il perchè.
Così viene messo a verbale quello che ha proposto una militante No Tav torinese, Simonetta Zandiri: «rifiuto la scheda elettorale perché l’attuale legge mi priva della possibilità di scegliere le persone che dovrebbero rappresentarmi e tra i candidati proposti non mi rappresenta nessuno».
In serata si saprà quanti hanno deciso per questa protesta anche se per direttive del Viminale i contestatori saranno conteggiati tra i non votanti se non prenderanno in mano le schede e tra i voti nulli se prenderanno in mano le schede ma non voteranno. Un arzigogolo burocratico per far svanire l’effetto della protesta?
Casi di protesta analoghi si sono registrati anche in Veneto e Sardegna.
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Gigliola
Il Movimento NO TAV NON HA PORTAVOCI! SVEGLIAAA!!!