«E’ fantastica quest’avventura qua. Io innanzitutto voglio solo ringraziare quei ragazzi straordinari che ci facevano trovare i palchi, le luci, il servizio di protezione, ci hanno ospitato a casa, ci hanno aiutato col camper. Ecco la diversità tra questo movimento e “the others”. “The others” sono pagati, portati lì con i pullman, con le bandiere. Noi tutto volontariato. Per questo bisogna ringraziare. Non avrò mai ringraziamenti sufficienti per questi ragazzi: sono stati formidabili».
«Abbiamo fatto le prove generali. Dicono che sono finiti, lo sanno. Non abbiamo tenuto conto che questa è una guerra generazionale. Bisognerà mettere il voto a 16 anni, entrare in Senato a 18».
«Non so come si può fare (il governo, ndr): riconsegnare il Paese ancora a Berlusconi, questo Mastrolindo che ha contribuito ad affossare il Paese, per 6 mesi, un anno. E’ veramente un crimine contro la galassia, contro l’intera galassia. Noi intanto ci perfezionamo, entriamo dentro e non pensino di fare inciucetti, inciucini. Saremo una forza straordinaria e faremo tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Reddito di cittadinanza, cominciamo a stare appresso agli ultimi: nessuno deve rimanere indietro. Cominciamo a usare parole diverse. Saremo 150 dentro e qualche milione fuori. E’ stata eccezionale questa cosa. Prima forza in assoluta in tre anni e qualche mese, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso. Adesso ci toccherebbero 100 milioni. Non prenderemo soldi, continueremo così. Aspettateci in Parlamento, sarà un grandissimo piacere potervi osservare. Mi sono chiesto dove ci collocheranno nell’ambito del Parlamento, spero dietro ognuno di voi».
«Faranno un governissimo pdmenoelle – pdelle. Noi siamo l’ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7, 8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo. Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l’acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro, molto dura».
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