La neocostituita Unione Sindacale di Base del Sulcis Iglesiente ha espresso in un comunicato forte preoccupazione per un possibile forte ridimensionamento della Carbosulcis ed ha chiesto rassicurazioni alla Regione, azionista unico dell’impresa. Antonello Tiddia, lavoratore della Carbosulcis e promotore dell’Usb tra i lavoratori dell’azienda sottolinea che «diversi elementi dimostrano come la Carbosulcis sia in fase di dismissione e neanche tanto strisciante fra minatori che vanno in pensione e non sono sostituiti, o con la presentazione di progetti ora non credibili vista la carenza di personale».
Alcune settimane fa cento lavoratori di Nuraxi Figus avevano scritto alla Commissione europea, che ha ancora sotto esame i finanziamenti destinati alla riconversione della miniera di carbone, per esprimere forte preoccupazione sul futuro della Carbosulcis. Ora l’Usb chiede di «conoscere quali risposte abbia dato l’azienda ai funzionari europei e il perché di questi ritardi nelle procedure».
E la conclusione del sindacato è un atto d’accusa: «Sulla Carbosulcis incombe un pericoloso silenzio, che fa paura a oltre mille famiglie del Sulcis».
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