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Il medico fiscale stana Berlusconi, come un travet

La difesa di Berlusconi per sottrrarsi al giudizio e rinviare al massimo le sentenze è ormai a un passo oltre il ridicolo.
Il medico fiscale inviato dal Tribunale di Milano (“ala” processo Mediatrade, ché quello per Ruby e la prostituzione minorile riprende comunque lunedì) ha riscontrato che il Cavaliere sta abbastanza bene, ancorché si sia fatto ricoverare nella clinica del suo ex amico e sodale Don Verzé (ora deceduto, ma certo ha lasciato successori “empatizzanti”). E quindi può andare in aula tranquillamente. «Non sussiste un impedimento alla partecipazione» all’udienza di oggi
Come un impiegatuccio qualsiasi, Silvio ha tentato di “bigiare” il processo e di far rinviare la seduta. Ma gli è andata male.
Da quando non è più presidente del consiglio, né “supporter” fondamentale del “governo tecnico”, i suoi “legittimi impedimenti” si sono fortemente ridotti sul piano formale e processuale.
La soluzione “medica”, peraltro, rischia di essere un boomerang definitivo: se il Berluska sta in clinica, insomma, vuol dire che non ha impegni politici inderogabili e “importantissimi”. Se poi non sta neppure così male, le carte residue da giocare sono davvero poche…
E così il processo è andato avanti.

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