Sabato 19 settembre si è svolto a Milano il corteo a sostegno della Resistenza palestinese con lo slogan di apertura “No Expo – No Israele” che ha mostrato come la solidarietà al popolo palestinese sia ancora ben viva e calorosa in una città come Milano dove gli interessi dei sionisti si stanno radicando sempre più. Un corteo partecipato e determinato. Questo nonostante la pesante campagna denigratoria messa in campo dalla stampa fin dal mese di luglio.
Il Fronte Palestina nella sua riunione nazionale svolta nel mese di giugno ha deciso di indire un corteo per il 19 settembre a Milano, per proseguire la campagna No Expo – No Israele. Le motivazioni che hanno spinto a questa scelta sono state diverse (tutte poi verificatesi reali) e sono le seguenti:
· la necessita di un’iniziativa che riaprisse l’impegno di radicale critica ad Expo, da noi sempre considerato una vetrina scellerata per le collusioni con le mafie e per la partecipazione di stati criminali, in particolare Israele;
· la necessità di una ripresa della critica rispetto alla presenza di Israele all’interno dell’Expo e nella città di Milano (i sionisti da tempo usano il PD come cavallo di Troia per acquisire legittimità politica), che si presenta inoltre come paese “normale” e non per quello che è: uno Stato razzista e colonialista;
· la necessità di denunciare quanto sta accadendo in Palestina;
· sostegno incondizionato alla resistenza palestinese ed alle lotte che in Medio Oriente come in tutte le parti del mondo si oppongono alla barbarie sionista ed imperialista.
Da una parte la continua repressione sionista nei confronti dei palestinesi che, quando non si esprime con bombardamenti come Piombo Fuso (2008-2009), Colonna di nuvole (2012), Margine di protezione (2014), si esprime con quotidiana aggressione fatta di arresti, torture, uccisioni, distruzione di case, campi, costruzione di colonie etc; dall’altra una reale repressione interna, esercitata dall’Autorità palestinese, che tenta di frenare le insurrezioni popolari e delle masse, in particolar modo della Cisgiordania, che solidarizzano con le lotte dei prigionieri (ricordiamo che 5 di loro sono in sciopero della fame contro la meschina pratica della detenzione amministrativa) e supportano la resistenza dei loro fratelli e sorelle a Gerusalemme, costantemente minacciati da attacchi di coloni e dell’esercito occupante.
Milano ha risposto in maniera positiva ed un migliaio di uomini, donne, bambine/i hanno aderito in maniera generosa e propositiva al fine di proseguire su questa strada: critica radicale alle politiche della giunta sionista, sostegno alla resistenza palestinese, denuncia della collaborazione dell’ANP con Israele, sostegno ai prigionieri palestinesi.
Inoltre la giornata di mobilitazione è proseguita con un concerto il cui ricavato andrà a alla campagna del Fronte Palestina in sostegno alle lotte dei prigionieri palestinesi, impegno che oggi tutte/i i/le solidali con la resistenza palestinese dovrebbero portare avanti.
Organizzeremo ed invitiamo altre realtà, gruppi o singoli ad organizzare insieme a noi nuove iniziative in supporto dei prigionieri, determinati a portare avanti la loro lotta in un fronte unitario per la loro libertà e per la liberazione della Palestina.
Fronte Palestina
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