Menu

Berlusconi fa l’istituzionale e blocca l’assalto dei suoi al tribunale

‘Sono grato al Segretario del Popolo della Libertà, che ieri a nome di tutti i dirigenti del Movimento ha deciso che prima della riunione dei gruppi parlamentari convocata per domani a Milano si svolgesse una manifestazione di solidarietà, di vicinanza e di affetto verso di me’, scrive Berlusconi. ‘Ho visto però che i soliti giornali attribuiscono a me questa iniziativa che invece è nata spontaneamente nel dialogo tra la base e i vertici del nostro Movimento. In effetti questa mattina, mi sono state rappresentate le modalità con le quali si sarebbe svolta domani questa manifestazione a mio sostegno attraverso la partecipazione di tutti i parlamentari appena eletti alla pubblica udienza che domani mi vede interessato al Tribunale di Milano, al fine di chiedere, a nome di quel terzo degli italiani che la nostra coalizione rappresenta, il trasferimento di tutti i procedimenti che mi riguardano in altra sede diversa da Milano, giudicata in base ai comportamenti di questi ultimi diciannove anni pregiudizialmente nemica di Silvio Berlusconi, come persona e come leader politico’.
‘Apprese queste modalità – afferma quindi Berlusconi – ho ritenuto, pur ringraziando di cuore tutti i parlamentari per la loro dimostrazione di fiducia e di affetto, di chiedere di soprassedere a tale iniziativa per il rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane’.

Tralasciamo senza problemi le idiozie (tipo una “manifestazione spontanea”) e andiamo al dunque: “apprese le modalità… ho chiesto di soprassedere”. Se le parole hanno un senso, “le modalità” dell’assalto al tribunale di MIlano – da parte oltretutto di neoparlamentari – devono essere apparse tali da consigliare un rinvio. Resta da vedere se questa decisione sia stata dovuta a un a”resipiscenza” di Berlusconi (improbabile) o se ci siano stati interventi politico-istituzionali che hanno “rassicurato” l’omino di Arcore sull’esito della corsa ad ostacoli giudiziaria che lo attende in questo mese.
Fuor di metafora: sull’esito di un voto parlamentare nel caso di un mandato d’arresto nei suoi confronti. Un’eventualità che nel Parlamento attuale solo il Pd potrebbe garantire.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *