Il sindacato di base Asia-Usb esprime in un comunicato il massimo cordoglio alla famiglia di Alessandro Comani che ieri si è tolto la vita nella sua abitazione di Via dei Mille, a Bologna, poco prima della notifica di uno sfratto.
“Questo dolore aumenta la nostra rabbia e aumenta la rabbia di tutte le persone che oggi insieme a noi stanno conducendo una battaglia durissima per il diritto all’abitare” scrive l’Asia Usb. “Dall’ex scuola Ferrari occupata da ottanta persone, al presidio permanente in via Ferrarese davanti la caserma Sani, continuiamo a proporre soluzioni che nessuno prende in considerazione. Vi è un mandante morale dietro questa morte e sono le politiche scellerate di chi oggi continua a consegnare alla speculazione e alla rendita pezzi di città che potrebbero essere restituiti alla gente, alleviando l’enorme carico di malessere che questa crisi gli riversa addosso costantemente. Da anni ripetiamo che l’emergenza abitativa esige risposte immediate e concrete, da anni segnaliamo disagio e per questo occupiamo case insieme alle persone che non hanno altre alternative. Di fronte ad una morte si soffre e basta ma in questo caso l’indignazione è naturale. Continuate a tacere, continuate a gestite i bisogni della gente in base ad i vostri interessi, sarà la nostra rabbia che prima o poi vi costringerà ad assumervi le responsabilità che vi competono” conclude il sindacato.
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