”La scelta del Comune di intitolare uno spazio cittadino a un militare fascista tradisce il rispetto reciproco che ci eravamo promessi un anno fa aprendo un nuovo corso nei rapporti fra noi e le istituzioni. Giu’ le mani dalla Resistenza”. Le celebrazioni per il 25 aprile al Sacrario partigiano di Colle San Marco ad Ascoli Piceno hanno sancito oggi una frattura Anpi e Comune. Una polemica innescata dalla delibera del comune di intitolare un’area verde all’ingresso della Caserma Clementi al tenente Francesco Crucioli, morto durante la guerra d’Etiopia nel 1937. Il vice presidente dell’Anpi provinciale Pietro Perini l’ha definita ”una provocazione e un sottile tentativo di revisionismo. Esigiamo – ha aggiunto durante la cerimonia – rispetto dalle istituzioni. Chi ha sbagliato allora non puo’ pretendere di avere intitolata una via. Non si possono mettere sullo stesso piano vittime e carnefici, soprattutto in una citta’ come Ascoli, Medaglia d’Oro al Valor Militare per attivita’ partigiana”. Un gruppo di giovani ha contestato in particolare il sindaco Guido Castelli al grido ”fascista”.
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