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Roma. Oggi sit in sotto l’ambasciata della Turchia

Solidarietà con i manifestanti in Turchia. Sit-in oggi pomeriggio davanti all’ambasciata turca
In queste ore centinaia di migliaia di persone stanno manifestando in decine di città turche. La contestazione dell’ennesimo progetto di cementificazione di un’area verde di Istanbul ha fatto da detonatore ad una protesta più vasta. I giovani dell’anatolia scendono in piazza contro l’autoritarismo del governo Erdogan e contro una politica che a un arretramento sui diritti civili accosta a un processo di sviluppo capitalistico selvaggio che taglia fuori milioni di persone per concentrare in poche mani il prodotto della crescita economica di cui sta godendo il paese. E’ una rivolta per l’ambiente, la democrazia, la laicità e la giustizia sociale.

La repressione è brutale: oltre 1700 arrestati, centinaia di feriti e almeno un morto, sono le conseguenze di un governo che, al di là delle parole, si dimostra in linea con il regime che lo ha preceduto. 

Ai ragazzi di Istanbul, come delle altre città in mobilitazione, va tutta la nostra solidarietà. 

Proponiamo a tutti i democratici di manifestare pacificamente e unitariamente oggi pomeriggio dalle ore 17:00 di fronte alla ambasciata turca in via Palestro per chiedere la fine della repressione e il riconoscimento della piena libertà di manifestazione in Turchia.

prime adesioni : PRC, Rete dei Comunisti…..

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1 Commento


  • Karni Mata

    …Spero che lo stesso venga organizzato nelle altre città italiane (e non solo).
    Ecco l’appello disperato che mi scrive una cara amica turca…
    Gamze: “this is karşıyaka.. police hit the man telling to stop recording.. do you see how many they are.. like we are enemies.. and civil people following polices with sticks in their hands.. yesterday in alsancak people had to jump in the sea to save their lives.. even in the day time they were bombing with gas where poeple was with their children.. erdoğan still speaks about syrie and economics and he says that these are provocations.. and he threats us.. i am telling these to you, because you know us, you know izmir, you know turkey.. http://imgur.com/a/JvJD3 check the link.. this is who we are, protesting and helping each other and cleaning streets.. a prime minister cannot ignore these and leave the country.. he did the same when in syrie border 52 people was dead.. he is not our prime minister, he is not our citizen. we don’t accept this!!! https://www.facebook.com/photo.php?v=654305644584715
    http://ireport.cnn.com/docs/DOC-981250

    Turkish Police shoots unarmed protestor then celebrates!

    https://www.facebook.com/photo.php?v=10151502368263731

    https://www.facebook.com/photo.php?v=171574866342730

    IMAGINE THAT IN MANY CITIES THIS IS THE SITUATION AND OUR MEDIA IS BLIND!! EVEN ONLY THIS, IT IS THE ENOUGH PROOF TO SHOW WHICH KIND OF GOVERNTMENT THIS IS!!!!!!!!!!! http://delilimvar.tumblr.com/ …”

    Le ho comunicato del sit-in di domani, ne è davvero felice:
    Gamze: “this is very very encouraging news!! thank you soo soo much! we just need to be carrefoul that Erdoğan doesnt use this caos to bring his dictatorship!!!”

    Grazie agli organizzatori del sit-in e speriamo che altri seguano questo esempio, quello che accade in Turchia ci riguarda tutti: se i loro diritti vengono calpestati anche i nostri diritti vengono calpestati…
    Sono stata da poco in quelle città che adesso vedo bruciare e tingersi di rosso: rappresentano un ponte di democrazia, libertà, apertura tra est e ovest. Sono luoghi in cui la tradizione e la storia del mondo (il nostro ed il loro) convivono con il nuovo, con l’evoluzione, con l’incontro verso il diverso…
    Tra le strade di Smirne
    (l’odierna Izmir: http://iltempiodeitopi.wordpress.com/2012/10/18/%E1%BC%80%CE%B3%CE%BF%CF%81%CE%AC/)
    ho visto incrociarsi pacificamente donne velate e ragazze in minigonna, curdi, ebrei, turisti da tutto il mondo, omosessuali e non, praticanti integralisti e non praticanti: tutti convivono civilmente rispettando lo spazio altrui, tutti diversi eppure tutti uguali.
    Mi sono sentita a casa, tra le vie di Smirne, come forse neanche a Roma mi è capitato di sentirmi mai…
    Ho incrociato gli occhi delle donne curde, accolte quando erano in fuga ed ora ospiti fisse del Kadifekale
    (http://iltempiodeitopi.wordpress.com/2012/10/19/il-sogno-di-alessandro-magno-%E2%99%96/),
    dove intrecciano i fili coloratissimi dei loro meravigliosi tappeti; a volte mi sono persa tra le strade della città e le donne turche mi hanno offerto un çay, accogliendomi nelle loro case e poi mostrandomi la giusta via; ho visitato le numerose sinagoghe, scoprendo che quando il mondo occidentale creava ghetti nei quali rinchiudere il popolo ebraico Smirne invece lo accoglieva, a braccia aperte, regalandogli un quartiere nel cuore della città, libero ed aperto; mi sono bagnata nel mare di gente che popola il bazar
    (http://iltempiodeitopi.wordpress.com/2012/10/18/kan-kardesi-%E0%AE%90/), ascoltando storie di vita, ricevendo abbracci e sorrisi da sconosciuti in cambio di nulla, a volte sono stata scambiata per una di loro (e mi ha fatto piacere), magari in un’altra vita lo sono stata una di loro… Chissà! 😉
    Penso che nessuno di noi possa restare sordo a questo grido d’aiuto che ci arriva, oggi, dalla Turchia o almeno lo spero.
    Siamo fratelli, noi come loro abbiamo diritto alla libertà, alla democrazia, alla bellezza.
    Ed oggi, come non mai, siamo fratelli di sangue perché i nostri diritti vengono calpestati, in entrambi i nostri paesi.
    Kan kardeşi, ci direbbero a Smirne: fratelli di sangue… Kan è sangue, kardeş è fratello mentre la i finale equivale alla nostra di.
    A domani!

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