Il giorno 27/5/2013 è stato comunicato il licenziamento dal lavoro presso
Sandi Volk, da anni conduce una battaglia per riaffermare la verità sulla questione delle Foibe e delle vicende di confine negli anni dell’occupazione fascista italo-tedesca di quelle terre. Licenziare Sandi Volk è, a nostro avviso, il tentativo di chiudere la partita con questa verità e di spegnere quel focolaio di resistenza intellettuale rappresentato da Sandi ed altri storici che non si piegano alla rivalutazione del fascismo ed alla denigrazione della Resistenza e della lotta partigiana.
Solidarietà e sostegno a Sandi Volk!
Immediato ritiro del licenziamento e immediata riapertura della sezione storica della biblioteca nazionale slovena!
$1- Centro di Documentazione “Gino Menconi” di Massa Carrara
$1- Circolo “Partigiani sempre” di Viareggio
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cristiano trapletti
Oh Sandi Volk! Collaborai teco, a Genova, per presentare dei libri qualche anno fa.
Chi fa cultura, come te, MALADETTO BOLSCIEVICO SLOVENO, è naturalmente nemico de li barbari borghesi. Prima dell’eliminazione dello ”sfruttamento dell’uomo sull’uomo” lo studio di storia, economia & politica non può essere permesso, se non in casi strani, limitati e transitorii. I borghesi possono nel frattempo pascolare, abbeverare, mungere, tosare e infine macellare i lavoratori.
Se le masse sapessero che potremmo essere felici e lavorare per il progresso nostro e dei nostri discendenti, sarebbe difficile trattenerle. Eliminerebbero, magari dopo atroci torture, i borghesi e i loro scagnozzi.
I borghesi sono pastori moooooolto migliori (per i miei gusti) dei loro predecessori ‘nobili’. Si chiama ‘progresso’. Forse, se avessimo pazienza, e se ‘sto branco di belve pericolose non distruggesse il mondo, entro qualche millennio il pianeta si trasformerebbe in un bel posto in cui vivere.
Purtroppo coloro che studiano, sanno che ‘socialismo o barbarie’. Ovvero, senza la trasformazione della guerra imperialista in guerra civile rivoluzionaria, e senza la dittatura del proletariato, ogni previsione ottimista ha ottime probabilità di essere solo una stupida illusione.
Siamo in una situazione difficile, da un lato (A), e privilegiata, dall’altro (B).
A) La nostra situazione è difficile, perché il nemico e i suoi scagnozzi, insieme ai proletari cerebrolesi, teme e/o disprezza il nostro lavoro. A volte ci licenziano, a volte ci uccidono, e sempre e comunque ci impongono la loro barbarie.
Affermo che dobbiamo rinunciare a dare un contributo alla società. Rinunciare ad avere figli. Rinunciare a lussi inutili come sanità, pace, progresso, futuro. Queste rinuncie ci portano depressione, che sta a noi gestire in modo pacifico e soprattutto, rispettoso della legge fascista e/o borghese. Quelli che un tempo venivano chiamati ‘partigiani’ e lottavano in armi contro l’invasore ora sarebbero chiamati ‘terroristi’. Mi hanno tolto il posto di lavoro e l’enorme mia paga, ma continuo a lavorare per i padroni propagandando il pacifismo e la non violenza. Rassegniamoci alla sconfitta, alla vigliaccheria e allo sterminio!
Un giudice particolarmente [censura] potrebbe accusarci del reato di ‘guerra civile’ perché la diffusione del nostro sapere potrebbe indurre a rispondere colpo su colpo. Ad assassinare i nemici assassini. A togliere la refurtiva a chi ottiene un profitto.
Ma io che colpa ne ho? Sono la moralità, la giustizia, l’istinto di sopravvivenza che portano al reato: e io proclamo la mia totale estraneità a moralità, giustizia e istinto di sopravvivenza. Con la mia condotta imbelle propagando la resa totale al nemico fascista e/o borghese. Et honni soit qui mal y pense.
Aprii una bibliotecuccia nel mio paesello, endogamo da secoli, ed ebbi il torto di ipotizzare un corso sulla guerra che chi sfrutta l’altrui lavoro ci fa da sempre. Vennero a casa mia i mercenari nemici a cercare le bombe; entrarono in casa mia con le armi (che schifo!) ma si pulirono i piedi sullo zerbino e si comportarono come se non fossimo in guerra. Il comune non rinnovommi l’infame contratto precario. Il giudice ‘inquirente’ morì, non so se per vergogna o per altri motivi.
Da allora fo allegramente diffamazione dei miei compaesani di Castiglione Chiavarese e dei mercenari nemici. Basta raccontare la demenziale verità, e scateno ilarità e indignazione.
B) Ritengo privilegiata la nostra posizione, se riusciamo a rinunciare ad ogni progettualità per il futuro. Siamo privilegiati perché siamo più intelligenti della media – se non per merito nostro, almeno per demerito altrui!
Una persona normale difficilmente morirà di fame, in un mondo gestito da bestie così stupide. E se succedesse, la persona normale riderebbe. Non le dispiacerebbe tanto da non ridere della situazione demenziale. La demenzialità sanguinaria del nemico deve ispirarci solo un sereno senso di distacco.
Caro Sandi, la guerra contro i nemici dell’umanità sarebbe una reazione sana e naturale, ma la legge la proibisce. Probabilmente perché la legge non è più, come ai tempi di Hammurabi, uno strumento di civiltà. E’ uno strumento della barbarie borghese, e Marx Carlo, barbutissimo, comunista iscritto, ha spiegato a sufficienza ”il concetto del meccanismo”. Infatti ci sono nemici che picchiano i lavoratori, nemici che uccidono i partigiani (o ”terroristi”, come li chiamavano), nemici che lanciano gas proibiti. Però la legge va rispettata comunque, come spiega efficacemente Socrate nel _Critone_. (A: Socrate è un uomo; B: ogni uomo è mortale; C: ogni uomo è Socrate). I nemici possono ovviamente sbattersene, e ci sono addirittura leggi che concedono ai criminali schierati dalla parte giusta di sbattersene. I nemici sono anche acrobatici!
Se non riusciamo a riciclarci è logico che dobbiamo essere eliminati. I nazisti incendiavano le biblioteche, appena arrivavano in un paesello sovietico. Come fecero gli usaniani, appena arrivati a Bagdad, con la biblioteca nazionale…
Cristiano Trapletti