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Istruzione pubblica, o bufala in Carrozza

Lo sforzo ciclopico compiuto dal neo-ministro Carrozza nel tentativo di difendere la Scuola Pubblica dalla solita scure di tagli che anima i sogni lucubri dei burocrati del Ministero e dei tecnici dei provveditorati, pare, ad oggi, non abbia sortito alcun effetto; mentre, a nostro avviso, procede in automatico la macchina collaudata dalla Gelmini ed oliata dal maniaco tagliatore Profumo sino alla fine del suo mandato.

Forse siamo solo interpreti maliziosi oppure siamo divenuti scettici prevenuti dalla furia devastatrice di tagli e privatizzazione forzata che ha animato lo spirito di ministri, sottosegretari, burocrati, maestri di strada, chiappetti, minichielli e parassiti vari in cerca di promozione e carriera che affollano le stanze del Miur; ma il nostro debole intelletto non riesce ancora a comprendere come sia possibile che il Ministro affermi di non voler assolutamente tagliare nella scuola, come sostenga d’invertire la tendenza degli ultimi anni, mentre nella realtà ci troviamo sempre a fine anno di fronte a riduzione di organici in tutti gli ordini di scuola e sul sostegno.

La nostra flebile mente, ad esempio, non capisce il senso profondo della parola Bes ed abituata ormai maliziosamente all’attuazione di riforme a costo zero tende ad interpretare l’acronimo come Ben Edulcorate Sòle rifilate dall’ex piazzista Profumo a mandato scaduto ad insegnanti precari di sostegno da licenziare, ad insegnanti curriculari da sovraccaricare di lavoro e di carte da compilare e a studenti con problemi di apprendimento specifico da parcheggiare e ghettizzare nella mastodontica categoria dei Bes; così come non capisce come si possano aprire nuove possibilità per i giovani di lavorare mentre si allunga l’età pensionabile e, di conseguenza, si riducono gli organici nella scuola.

L’ultima cosa che proprio non comprendiamo è perché non si blocchi l’automatismo dei tagli mentre si continua a sostenere con forza il finanziamento alle scuole private, perché ci si lamenta sempre dei fondi e si continua a chiedere il contributo finanziario alle famiglie. Il quadro degli organici ci fa ancora sentire quel cattivo odore che il ministro Profumo ha lasciato al Ministero e che, purtroppo, pare non se ne sia andato affatto.

Contrastare la logica perversa dei tagli e della privatizzazione, chiarire agli attori che vivono quotidianamente l’esperienza della scuola, è in nostro potere, così come lo è stato per la battaglia sulle 24 ore ed il pdl aprea. Facciamo capire al Ministro in maniera ironica, colorata ma assolutamente determinata, che sappiamo ben discernere i segnali d’inversione di tendenza da quelli di continuità con il passato e che pretendiamo un confronto chiaro, aperto e trasparente sulla reale natura degli organici e sulle politiche generali sulla scuola. Bloccare gli effetti nefasti della circolare sui bes è ancora possibile e dipende da noi. Facciamo sentire in tanti la nostra voce.

Presidio al Ministero della (D)istruzione pubblica

Mercoledì 26 Giugno ore 17,00

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