Il business delle armi è sempre meno trasparente.
A causa delle modifiche normative che si sono succedute negli ultimi anni, oggi è quasi impossibile ricostruire in dettaglio tutte le operazioni di esportazione, in modo particolare non si conoscono i dettagli delle operazioni autorizzate agli istituti di credito, tra cui i compensi di intermediazione.
La trasparenza è un prerequisito indispensabile, uno strumento di verifica e un elemento costitutivo della Responsabilità Sociale di Impresa.
Inoltre costituisce una garanzia in più contro i fenomeni di corruzione e conseguente spreco di risorse, che non sono infrequenti come ci dicono le cronache.
L’altro valore è la coerenza, fosse solo perché sappiamo tutti che le aziende con un alto profilo etico, quindi coerenti con quanto affermano negli ormai abusati bilanci etici, hanno maggiori possibilità di business.
Maggiore e migliore business potrebbe voler dire, non fare tagli alle condizioni di lavoro, restituendo un po’ di serenità reale a chi il pane se lo guadagna sul campo, non vendendo morte.
Per quanto riguarda BNL- Gruppo Bnp Paribas, è il gruppo che nell’ultimo quinquennio ha assunto il maggior volume di operazioni per export di armamenti italiani, ma è anche tra i più attivi a livello mondiale nel finanziamento all’industria degli armamenti nucleari.
E’ come il “gioco delle parti”: da una parte la BNL si impegna a limitare le proprie attività nelle operazioni di esportazione di materiale d’armamento unicamente verso paesi UE e Nato, dall’altro con BNP Paribas Succursale Italia ha svolto negli ultimi anni operazioni che gli fanno guadagnare il titolo di “Banca Armata” “soprattutto verso i paesi nelle zone di maggiore tensione del mondo, spesso governati da regimi autoritari.” (Fonte: campagna pressione Banche Armate).
Così se BNL si attesta su intermediazioni che valgono 108 milioni di euro, BNP Paribas Succursale Italia viaggia intorno al miliardo di euro (il 34 per cento del totale). Il gioco è fatto.
In questo contesto tutte le belle parole usate per la presentazione del Bilancio sociale al pubblico, sono quel che sono, semplici parole.
Le meritevoli iniziative assunte, diligentemente elencate nel Bilancio sociale, non fanno parte di una idea organica di crescita e sviluppo sostenibile, piuttosto sono come tante altre idee pubblicitarie, molto patinate, ma sacrificabili all’altare del profitto a tutti i costi. Anche se quel profitto ha il volto di un bambino soldato.
Che compleanno amaro per BNL!
26 Luglio 2013
Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – UilCa
Segreterie Nazionali di Coordinamento BNL
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InfoAut Bnl
Bnl / Bnp Paribas Italia – Una “storiaccia ligure”
Il Dr. Carlo Rolle, dirigente Bnl, viene distaccato nei primi mesi dell’anno corrente presso la Bnp Paribas Italia, struttura C.I.B.
Scopre che Bnp Paribas Italia, ad Imperia e dintorni nel novembre 2012, ha effettuato operazioni finanziarie con affidamenti per oltre 180 milioni di euro a varie aziende e senza sostanziali garanzie.
Avvisa, come da suo preciso compito professionale, l’ “Allerta Etico” aziendale nell’Aprile 2013.
E si scopre che queste aziende sono pressoché tutte legate all’ entourage dell’ex ministro Scajola ( quello della casa compratagli da terzi “a sua insaputa” ) e forse anche ad ambienti della ndrangheta calabrese che ad Imperia ha da tempo stabilito una sua “dependance”.
Le aziende, in seguito all’apertura di una inchiesta penale, vengono poi messe sotto sequestro dalla magistratura e Bnp Italia perde così i 180 milioni euro, perché i debitori o sono ospiti delle patrie galere o hanno comunque perso la proprietà.
Bnp Paribas Italia mette tutto sotto il tappeto e, finito il “distacco” del Dr. Rolle presso il C.I.B. della casa madre , BNL lo licenzia pure perché sostiene di non poterlo più “ricollocare” e che quindi “non ha più bisogno di lui”!
Peccato che poi, nel giro di un mese, la stessa Bnl abbia nominato ben 35 altri nuovi dirigenti !
In Bnp Paribas Italia, si vocifera ora che a suo tempo sia stato lo stesso Amministratore Delegato di Bnl, Dr. Fabio Gallia, a favorire quegli affidamenti imperiesi !!!
Come in tutte le “dittature” e oggi siamo in presenza di una vera e propria “dittatura finanziaria”, i fallimenti economici vengono “coperti” instaurando un regime di “terrore”.
Ed in Bnl – Bnp Paribas Italia si nasconde in particolare l’assoluta incapacità manageriale ( quando non si tratta di altro ancora) e gli interessi materiali di pochi con tagli di salario ( vedi Vap degli ultimi due anni !) per i lavoratori, con minacce, controlli della produttività individuale al limite della legge e pesante limitazione del diritto di critica.
E soprattutto con provvedimenti disciplinari e LICENZIAMENTI dei delegati sindacali e dei lavoratori più combattivi.
Chi compie questi veri e propri CRIMINI è uno specifico gruppo di cosiddetti “managers” che prende sì ordini da Parigi ma poi tende a “sublimare” queste direttive mettendo in atto il peggio della filosofia iper-liberista.
E quindi, anche in questo caso dove la vittima è un dirigente, si “caccia” ovviamente chi ha operato correttamente ed ha fatto uscire allo scoperto certe malefatte e non invece chi le stesse malefatte le ha compiute o comunque favorite.
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“ E Watson chiese a Sherlock Holmes : Come ha fatto a scoprire il colpevole ?
Holmes rispose : L’ho capito dall’impronta delle sue bretelle”
Arthur Conan Doyle
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da InfoAut Bnl 29 Luglio 2013