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Sondaggi in Europa: mettere fine al sostegno militare all’Ucraina

E’ calata significativamente la disponibilità dell’opinione pubblica europea a sostenere l’Ucraina “fino a quando non vincerà”, in modo particolare in paesi come Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Danimarca e Regno Unito. A riferirne è un sondaggio YouGov riportato dal The Guardian il 26 dicembre.
Il sondaggio è stato condotto tra il 3 e il 18 dicembre ed evidenzia un crescente scetticismo riguardo al prolungato sostegno militare a Kiev mentre con ripetuti rovesci per Kiev continua la guerra con la Russia.

Il sostegno alla vittoria dell’Ucraina rimane relativamente alto in Svezia, Danimarca e Regno Unito, rispettivamente al 50%, 40% e 36%. Tuttavia, queste cifre rappresentano un notevole calo rispetto ai livelli di gennaio che erano rispettivamente del 57%, 51% e 50%.
Nel frattempo, la percentuale di intervistati favorevoli a una pace negoziata tra Ucraina e Russia è aumentata, raggiungendo il 55% in Italia, il 46% in Spagna, il 45% in Germania e il 43% in Francia, con un incremento di 8-10 punti in ciascun Paese nel corso dell’anno.
Una parte degli intervistati in tutta l’Europa occidentale si oppongono a un accordo che richieda all’Ucraina di cedere territori alla Russia, ma è ormai diffusa la preoccupazione che il Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump possa ridurre o ritirare il sostegno americano all’Ucraina dopo il suo insediamento il 20 gennaio.
In particolare, in Francia, Germania e Svezia, la percentuale di persone che sperano in una vittoria definitiva dell’Ucraina è rimasta stabile dall’inizio del 2023, anche se la disponibilità complessiva a continuare a sostenere l’Ucraina fino alla vittoria è diminuita altrove.

Ad esempio in uno dei paesi più oltranzisti come la Polonia, un sondaggio CBOS del 17 dicembre ha mostrato un drammatico cambiamento nell’opinione pubblica, con il 55% degli intervistati a favore di una fine del conflitto anche se ciò comporta la cessione di territori da parte dell’Ucraina, con un forte aumento rispetto al 39% del settembre 2024 e al 26% dell’aprile 2022. Il sostegno all’Ucraina affinché combatta senza concessioni è sceso al 31%, rispetto al 46% di settembre e al 59% di aprile 2022. 

Per quanto riguarda l’Italia, meritano di essere segnalati i risultati di un recente sondaggio condotto dall’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), secondo cui solo il 13% degli italiani è convinto che UE e USA dovrebbero continuare ad armare l’Ucraina fino alla cacciata dei russi dai territori occupati.

Il dato riflette d’altronde la diffusa percezione che la lenta avanzata russa proseguirà comunque. Anche per questo, probabilmente, la maggioranza relativa degli italiani (42%) crede che l’Ucraina dovrebbe accettare un accordo con Mosca. Resta, infine, un italiano su 7 (14%) che è convinto che UE e USA dovrebbero interrompere le loro forniture di armi a Kiev anche se ciò dovesse permettere alla Russia di conquistare l’intero paese. 

Questi cambiamenti nel sentimento pubblico potrebbero complicare gli sforzi dei governi europei nel continuare a sostenere militarmente l’Ucraina.

Una conferma è arrivata dal recente vertice dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea dove la formula “l’Ucraina deve prevalere” sostenuta dai Baltici è stata sostituita, con una certa irritazione dei più guerrafondai, da “La Russia non deve prevalere”.

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