Il ministro delle Attivita’ produttive, Flavio Zanonato, è stato contestato ieri a Passo Coe, nel comune di Folgaria (Tn), da decine di attivisti “No Tav” a causa del “Ghetto di Padova”. L’ex sindaco della città veneta era stato invitato dal presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti (Pd), per commemorare il 69esimo anniversario dell’eccidio di Malga Zonta, dove 17 giovani morirono fucilati dai nazifascisti.
La polizia ha poi spintonato via i contestatori, mentre Zanonato – fin lì impossibilitato a farsi sentire – difendeva il proprio operato da sindaco e quello attuale da ministro, arrivando ad affermare – senza arrossire – che “ora abbiamo una democrazia in cui è possibile scegkiere i nostri rappresentanti” (e infatti il “porcellum” proprio a questo serve, vero?). Senza contare lìosceno paragone tra il governo attuale e la situazione post-Resistenza (“rilanciare l’economia e dare un governo stabile al paese”), visto che in questo governo e in queste “larghe intese” i fascisti sono parte fondamentale.
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