A Vicenza la base Del Din-Dal Molin e’ stata costruita ed e’ funzionante. Funzionante insieme alla Ederle, e alle altre basi militari USA o Nato operanti in Italia e Vicenza con tutte le sue strutture militari è il luogo strategico di questa politica militare.
Siamo la nazione dove i ricchi sono i più ricchi d’Europa e dove la poverta’ coinvolge la maggioranza delle famiglie.
Ogni famiglia ha in casa , un precario, o un disoccupato, o un cassa integrato o un pensionato con pensione minima.
In un periodo di crisi economica, cioè crisi del sistema capitalista con milioni di persone senza lavoro e con stipendi e pensioni misere la risposta dei capitalisti è la lotta di classe ai proletari.
Intanto si fa sfoggio dell’opulenza militare; il parlamento approva la costruzione degli F35, in Sicilia si va avanti con il MOUS a Vicenza si festeggia la nuova base e intanto si tagliano i fondi per l’occupazione e per la sicurezza sul lavoro; altro che nuova occupazione.
L’autunno si preannuncia lacrime e sangue con aumenti delle tariffe e con le privatizzazioni dei servizi pubblici.
La pressione fiscale, in particolare quella operata dagli enti locali, è arrivata oltre ogni limite ed ha posto l’Italia al top in Europa per livelli di tassazione diretta ed indiretta.
Il governo sostenuto dal Presidente Napolitano sottrae fiumi di denaro alla scuola e alla ricerca pubblica, alla sanità, alla previdenza.
Non dobbiamo arrenderci, rassegnarci, ma rilanciare la lotta contro un sistema di sfruttamento in crisi che usa guerre, repressione, licenziamenti per ristabilire il proprio comando e il profitto.
Contro queste politiche la Confederazione USB,, il sindacalismo di base proclamano lo
SCIOPERO GENERALE NAZIONALE di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 18 ottobre 2013.
CONTRO LE SPESE MILITARI. LE DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE E SOCIALI,
– per il rinnovo dei contratti, l’aumento di salari e pensioni e la riduzione dell’orario di lavoro;
– contro le politiche di austerità in Italia ed in Europa e contro il governo italiano delle larghe intese che quelle politiche gestisce; per la scuola e l’istruzione pubbliche,
– per la sanità e i beni comuni pubblici e per la costruzione di un diverso modello sociale e ambientale;
– per la nazionalizzazione di imprese in difficoltà o di interesse strategico per il Paese;
– per il diritto ad una vera democrazia fondata sulla partecipazione, che rifiuti deleghe autoritarie nei luoghi di lavoro e per una legge democratica sui diritti dei lavoratori e sulla rappresentanza sindacale
recapiti; padova@usb.it;venezia@usb.it;vicenza@usb.it;treviso@usb.it;verona@usb.it
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