Due giorni di fuoco, e non si spegne. Le 60mila ecoballe nel sito di stoccaggio dal nome profetico, Toppa infuocata, nei pressi di Fragneto di Monforte (Benevento) bruciano e alzano veleni nell’aria senza che nessuno riesca a spegnere l’incendio.
Il sindaco (Raffaele Caputo) ha disposto lo sgombero delle case investite dalla nube tossica. “E’ il quarto incendio doloso in un mese e mezzo – ricorda il sindaco – Chi c’è dietro i roghi? La criminalità organizzata: guadagneranno milioni smaltendo le balle come rifiuti speciali dopo l’incendio, trasportandole da una parte all’altra come quando vennero nel Sannio. In 3 giorni i soccorsi non sono riusciti a domare le fiamme. Le istituzioni sono sparite: ho chiesto l’intervento dell’esercito al governo e alla prefettura”.
Un elicottero della Forestale era stato inviato sul posto per spegnere le fiamme, ma occorrerebbero sabbia e cemento – non soltanto acqua – per domare le fiamme alimentate dalle “ecoballe”, il cui contenuto è quasi sempre opposto a quel che il nome farebbe supporre.
Venerdì 27 – a Giugliano, ore 19, piazza Matteotti – partirà invece un corteo per protestare contro l’indifferenza palese delle istituzioni sul problema dei rifiuti e l’insieme delle politiche di devastazione ambientale in “Terra dei Fuochi”.
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