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Ross@ con il conflitto sociale, rompere l’Unione Europea!

Rossa ha convocato una conferenza stampa mercoledì 16, alle ore 12, presso la Sala della Provincia di Roma, in via IV Novembre. Parleranno con i giornalisti Giorgio Cremaschi (coordinatore della Rete28 aprile della Cgil e tra i promotori di Ross@), un esponente del Movimento No Tav e altri compenenti del Comitato dei garanti che gestisce provvisoriamente Ross@ in vista dell’Assemblea costituente di dicembre.

Il movimento politico Ross@ si mobiliterà nei prossimi giorni per

 

– lo sciopero generale del sindacalismo di base conflittuale del 18 ottobre

 

– la successiva ”acampada” notturna in Piazza San Giovanni

 

– la manifestazione dei movimenti territoriali e sociali (movimenti per l’abitare, No Tav, No Muos, ecc) del 19 ottobre.

 

Ross@ denuncia la campagna di criminalizzazione che si concentra soprattutto sulla giornata del 19 e la “congiura del silenzio” sullo sciopero generale del 18 (cui seguiranno, come sempre, alti lamenti sul blocco dei trasporti pubblici di cui non s’è voluta dar notizia prima).

 

 

Lo fa riconoscendo nella distruzione del “modello sociale” un effetto delle politiche decretate da istituzioni sovranazionali prive di legittimità democratica come l’Unione Europea (una struttura istituzionale e burocratica precisa, non la generica “Europa”), la Bce e il Fondo Monetario Internazionale. In sintesi, quella “Troika” contro cui si battono già da tempo molti popoli dell’Europa mediterranea (Grecia, Spagna, Portogallo).

 

Lo fa ponendo al centro della propria azione politica la rottura dell’Unione Europea, causa prima, anche se non unica, dei prezzi che lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, migranti, artigiani e piccoli commercianti vanno pagando alla crisi economica su cui vannio prosperando banchieri e specultori di ogni risma.

 

Soprattutto, Ross@ aderisce e partecipa a questa prima mobilitazione contro l’“Austerity” dell’Unione Europea aprendo la campagna pubblica per arrivare a un referendum sui trattati fiscali europei e le politiche di bilancio lì previste.

 

 

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