L'”avvertimento” ai fascisti del terzo millennio è stato quantificato: tre mesi di reclusione e cento euro di multa per Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, accusato di furto pluriaggravato per aver sostituito, sabato scorso, la bandiera della Ue della sede di via IV Novembre con quella italiana.
Le cariche della polizia sotto la sede europea era state del tipo “gentile” (“ragazzi, stamattina proprio non vi possiamo lasciar fare…”). La magistratura – doendo procedere a termini di legge – non ha usato la mano pesante, ma l’ha usata. Naturalmente i tre mesi di reclusione vanno “in condizionale”, il che significa per Di Stefano non prenderne altri in altre occasioni, altrimenti se li fa, sommati alla eventuale nuova condanna.
Il “populismo” ammesso dalla Troika è quello da lei stessa diretto. Per i “tifosi che si montano la testa” ci sono i mezzi ordinari….
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