Marcia indietro del governo sui soldi tolti ai professori della scuola pubblica. Dopo la mezza insurrezione verbale di ieri – anche il ministro dell’estruzione Carrozza aveva dovuto fare la “voce grossa” (https://www.contropiano.org/politica/item/21357-saccomanni-lo-sceriffo-di-nottingham-al-lavoro) – Enrico Letta ha annunciato con un tweet: “Gli insegnanti non dovranno restituire 150 euro percepiti nel 2013 a seguito della contorta vicenda sugli scatti derivanti da norme assunte tra il 2010 e il 2013”.
Ma il ministro dell’economia Saccomanni non ci sta a passare per l’unico “arraffa-soldi” nelle tasche dei docenti (e non solo loro…). Così ha fatto diramare una nota ufficiale in cui si spiega che la questione è sotto la responsabilità del ministero dell’Istruzione, rispetto al quale il Mef è mero esecutore. “Il dicastero guidato dalla Carrozza – si legge – era stato avvisato lo scorso 9 dicembre della necessità, ai sensi della legge in vigore, di effettuare il prelievo ma non è intervenuto con ulteriori disposizioni. Al che il Mef ha proceduto al calcolo e al recupero delle somme”. Come si sa, quando tra ladri complici si comincia a litigare, il momento della rottura è vicino…
Evidentemente anche a palazzo Chigi cominciano a sentire che il paese reale sta cominciando ad arrabbiarsi davvaro (al di là, appunto, delle rfasi di questo o quel sindacalista compice), e soprattutto si constata che ogni argomento è buono per un Renzi o un Grillo o un Brunetta qualsiasi pur di prendere la palla al balzo e chiedere elezioni anticipate.
Lo scatto di anzianità era stato tolto agli insegnanti da Giulio Tremonti (ultimo governo Berlusconi). Era stato restituito – tardivamente e decurtato del 30% – dal governo in carica lo scorso settembre. Mai poi tagliato una seconda volta nei giorni di Natale, con obbligo di restituzione mediazione sottrazione in busta paga.
Se si considera che da sette anni ormai non c’è neppure il rinnovo dei contratti di categoria, si può facilmente quanto abbia perso il personale della scuola quanto a potere d’acquisto.
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