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Ilva. Usb respinge le provocazioni di Semeraro

A seguito delle irragionevoli accuse e delle continue provocazioni, recenti e meno recenti, lanciate contro la USB dal sig. Semeraro Lorenzo, attraverso messaggi e video pubblicati e circolati in rete, riteniamo opportuno oltre che doveroso fornire alcune brevi considerazioni e precisazioni per respingere al e/o ai mittenti l’ennesimo tentativo di denigrare e diffamare l’organizzazione e le migliaia di militanti e lavoratori che ne fanno parte.
In premessa, va sottolineata la coincidenza temporale delle “esternazioni pubbliche” del sig. Semeraro, con il licenziamento del nostro dirigente sindacale e delegato USB in Ilva, Marco Zanframundo, con lo svolgimento delle elezioni delle RSU e subito dopo l’eccezionale risultato conseguito con il 20% dei voti, ed oggi a pochi giorni di distanza dall’udienza fissata presso il tribunale di Taranto per il 30 gennaio p.v. contro l’illegittimo ed ingiusto licenziamento di Marco.
La concomitanza di detti accadimenti ed il riferimento del sig. Semeraro, riportato nel citato video, ad atti riservati di esclusiva conoscenza di organi “ispettivi” istituzionali confermerebbe il sospetto che lo stesso personaggio, al di là del suo inqualificabile comportamento, possa essere “strumentalizzato” ad arte dai tanti avversari (fin troppi) che hanno tutto l’interesse a screditare USB alla luce dell’incessante e quotidiana attività sindacale svolta dentro e fuori la fabbrica.
Nel merito, abbiamo dato mandato ai nostri Legali per agire nei confronti del sig. Semeraro, allontanato da tempo a causa dei suoi atteggiamenti incompatibili con gli scopi dell’organizzazione e nei confronti dei delegati e iscritti USB. Abbiamo chiesto, altresì, di attivare tutti gli organi di vigilanza, magistratura e polizia postale, sull’utilizzo illegittimo ed improprio di mezzi di comunicazione, come Facebook, da parte del sig. Semeraro, già oggetto di una precedente querela per diffamazione a mezzo stampa presentata dalla Confederazione nazionale USB a fine 2013.
Infatti, non è tollerabile che attraverso questi strumenti chiunque possa offendere, ingiuriare e persino accusare di atti delittuosi altre persone, innescando senza alcun limite e controllo meccanismi di diffusione a catena nella rete e coinvolgendo in questa illecita azione centinaia di inconsapevoli utenti o di semplici “visitatori”.
Infine, come USB esprimiamo una forte preoccupazione per quanto accaduto. Non vorremmo ritrovarci nel prossimo futuro ad essere nuovamente additati quali “mandanti, esecutori, fiancheggiatori, vermi, squadristi, ecc…” di eventuali ed improvvidi ed irresponsabili atti di cui potrebbe rendersi protagonista o ideare il sig. Semeraro, anche in considerazione della sua evidente e precaria condizione.
Lo diciamo nella più assoluta sincerità ed anche, al di là di tutto e delle sue elucubrazioni, per il senso di rispetto ed umanità che non è mai venuto meno ed è alla base del nostro agire nei confronti di ogni persona, incluso Lorenzo.
Roma, 21 gennaio 2014
USB Confederazione Nazionale
USB Confederazione Puglia
USB Lavoro Privato Usb Taranto

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