In una sala gremita di cittadini e amministratori arrivati da tutto il Lazio si è svolto oggi a Ciampino il consiglio comunale aperto sulla proposta di legge di iniziativa popolare n°31 per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, alla presenza dei comuni promotori dell’iniziativa legislativa. Gli interventi di comitati e amministratori comunali hanno tutti sottolineato come sia doveroso e prioritario che la Regione Lazio dia attuazione alla volontà popolare espressa attraverso i referendum di giugno 2011 e ribadita con la presentazione della legge n°31, approvando il testo di legge senza stravolgerne i principi, entro il prossimo 25 marzo, termine previsto dalla statuto regionale.
A tale proposito è stata condivisa la contrarietà alla delibera di giunta n°40 che, nello stilare le linee guida per una legge regionale sulla gestione del servizio idrico, contravviene completamente i principi della legge di iniziativa popolare, sia nel merito che nel metodo.
Su tali basi le amministrazioni presenti hanno elaborato un ordine del giorno nel quale viene chiesta la revoca di suddetta delibera, e si rafforza l’impegno a continuare il lavoro coordinato tra comuni, comitati e consiglieri regionali non solo per l’approvazione della legge n°31, ma anche per la costruzione di un modello di reale partecipazione nelle future scelte gestionali su acqua e beni comuni.
Come comitati ci auguriamo che tale documento e i relativi impegni siano sottoscritti anche da quei comuni che, seppure non firmatari della proposta n°31, stanno sempre più numerosi prendendo posizione contro una gestione privatistica del servizio idrico, che mette gli interessi di multinazionali e azionisti privati davanti a quelli dei cittadini.
Diversi rappresentanti dei Comuni hanno infatti manifestato anche oggi la propria insoddisfazione nei confronti del gestore Acea, tra questi il Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma, Athos de Luca, che ha affermato chiaramente come si debba andare nella direzione della ripubblicizzazione del ramo idrico di Acea per gestire il servizio in modo più efficace ed efficiente di quanto non avvenga adesso. L’auspicio dell’assemblea odierna è quindi quello che anche il Comune di Roma deliberi a sostegno della proposta di legge n°31 e del documento approvato oggi. A questo si aggiunge la richiesta che il coordinamento romano acqua pubblica avanza ormai da mesi alla giunta capitolina: che rispetti finalmente la volontà popolare e quanto approvato dalla giunta comunale, aprendo un tavolo per la ripubblicizzazione partecipato da comitati e cittadini, contrastando così in modo realmente efficace lo strapotere di Acea sulla città di Roma.
Come comitati della Regione Lazio infine, per spingere le istituzioni regionali a muoversi finalmente senza ambiguità nella stessa direzione espressa oggi, continueremo a promuovere iniziative pubbliche e mobilitazioni, pronti anche ad intraprendere, insieme agli enti locali, nuovamente la strada referendaria affinchè la volontà popolare non venga tradita.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
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