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Roma. Ricorso al Tar contro l’autostrada Roma-Latina

Il pool di avvocati: Marcello Nardi, Cecilia Frajoli Gualdi, Pietro Adami hanno notificato il ricorso in data 28 Febbraio 2014 e il 5 Marzo 2014 è stato iscritto a ruolo con richiesta di “sospensione cautelare” su delega del Presidente Guido Pollice dell’Associazione “Verdi Ambiente e Società onlus”, alla quale i nostri Comitati si sono rivolti. IL 12 Marzo 2014 si terrà la prima udienza preliminare.

L’obiettivo è l’annullamento della Deliberazione CIPE del 2 Agosto 2013 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 Gennaio 2014. Stiamo parlando del progetto devastante dell’autostrada a pedaggio A12-Tor de Cenci-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone. Nei dieci anni trascorsi dalla presentazione del primo progetto, non è stato attivato nessun percorso informativo e partecipativo delle comunità locali coinvolte da parte dei governi e delle giunte regionali che si sono succedute. Va altresì sottolineato il parere contrario all’autostrada dei Sindaci di Pomezia, Ardea, Cori e del Presidente Municipio IX Roma Capitale, senza dimenticare, per ultimo in ordine di tempo, la stessa ferma contrarietà dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e l’appello al Presidente della Repubblica e all’Unione Europea lanciato da Italia Nostra.

I nostri movimenti hanno organizzato decine di assemblee e manifestazioni partecipate da centinaia di cittadini/e oltre ad avere raccolto più di 13mila firme in calce alla petizione popolare.

Il raffazzonato progetto ha, tra le altre, molte incongruenze come l’uso del silenzio/assenso in materia ambientale, il non aggiornamento della Verifica d’Impatto Ambientale, l’omessa valutazione dell’Opzione Zero e della Verifica d’Incidenza su aree S.I.C. (Siti d’interesse Comunitario), una valutazione non unitaria delle due Valutazioni d’impatti ambientale, carenze istruttorie e procedurali, ulteriori accertamenti sulle numerose prescrizioni.

Ringraziamo i tanti cittadini che, rispondendo al nostro appello, si sono autotassati per affrontare le spese legali.

Non sarà più tutto come prima, oggi seguiamo la via legale, ma se non basterà a fermare il mostro di cemento/asfalto, ci attrezzeremo per fronteggiare l’apertura del cantiere. 

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