Decine di poliziotti e carabinieri stanno sgomberando questa mattina l’Officina dei Beni Comuni di via Livigno a Milano. Il collettivo degli occupanti aveva preso possesso lo scorso 7 settembre dell’ edificio, di proprietà comunale, all’angolo tra viale Jenner e via Livigno dopo essere stati sgomberati da un’altra palazzina in via Arbe. La palazzina occupata in via Livigno in questi mesi aveva visto crescere una vasta attività sociale dell’Officina Beni Comuni ma non aveva mai fatto sconti alla giunta comunale di Pisapia, “Riteniamo inaccettabile che il Comune di Milano, attraverso la Banca BNP, stia mettendo all’asta numerosi edifici comunali preda di speculazioni per favorire i soliti affaristi di mestiere, mentre in campagna elettorale, il Sindaco di Milano, aveva promesso di trovare spazi per le associazioni che svolgono attività sociali” scrivevano gli occupanti quando erano passati all’azione occupando l’edificio sfitto. Con lo sgombero di oggi il Comune di Milano non torna solo a riprendersi una “sua proprietà” ma anche a segnare l’ostilità verso quegli spazi sociali occupati che non si mostrano subalterni alla giunta.
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