Ancora una volta di fronte alla protesta sociale la questura di Milano ha usato la forza per impedire la denuncia della sempre maggiore diseguaglianza sociale di cui la rituale apertura della Scala ne è la plastica rappresentazione. La “casta” dei ricchi, dei politici e burocrati di Stato si mostra in questa occasione incurante della profonda crisi sociale in atto nel paese che a Milano si esprimere tramite l’emergenza abitativa ed occupazionale.
Insomma il “mondo di sopra” bastona il “mondo di sotto” senza alcuna remora, le cariche viste in piazza non sono state infatti cariche di “alleggerimento” ma punitive e per dare una lezione a chi intendeva protestare. Queste si sono protratte nel tempo ed in diversi episodi procurando ferite ed anche un arresto che è stato poi ritirato grazie alla pressione dei manifestanti che non intendevano andare via fino alla liberazione del compagno fermato.
Come al solito la stampa mainstream ha fornito una cronaca che rispecchiava il punto di vista della Questura addossando le responsabilità della violenza ai manifestanti.
Ross@ denuncia il cinismo che trasuda da queste manifestazioni ipocrite che dentro il teatro rappresenta il dramma dei carcerati e fuori carcerano che vuole protestare; questo stato di cose è prodotto dall’attuale classe dirigente, imprenditori, banche, politici, che nonostante gli scandali e la corruzione dilagante continuano a difendere il proprio potere reprimendo chiunque intenda opporsi. Che vadano tutti a casa, su questo Ross@ intende continuare la propria battaglia a cominciare dalla lotta contro l’EXPO’ che sarà un’altra occasione di speculazione, corruzione e sfruttamento per chi lavora e per tutta la città.
ROSS@ MILANO
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