“Ancora altri morti, ancora un altro crimine, e ancora una volta l’Italia insieme all’Unione Europea, che hanno responsabilità morali e politiche, sembrano quasi assuefatte a quanto sta avvenendo nel Mediterraneo”, denuncia Aboubakar, dell’Esecutivo nazionale USB nonché portavoce della CISPM (Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo).
“La Commissione UE distrae l’opinione pubblica parlando di anticipare a maggio l’Agenda Europea – prosegue Soumahoro – mentre il Ministro degli Interni italiano, Angelino Alfano, addebita queste morti alla distanza dalle coste libiche anziché ammettere il fallimento delle politiche del suo governo e la realtà delle guerre permanenti in atto, alla base di gran parte dei movimenti migratori”.
“Questi migranti sono persone – attacca il dirigente USB – scappavano dalla morte e invece sono stati lasciati morire lo stesso a causa dei dispositivi come Triton e Frontex, voluti dall’Unione Europea insieme ai suoi stati membri”.
“Ciò che non si vuole ammettere ufficialmente, ed invece è cruda realtà, è che i migranti sono una vera merce ad ogni stadio del loro percorso migratorio. Sono merce economica e politica per i vari governi, per le forze razziste e xenofobe, nonché per un gran numero di gestori di centri di accoglienza. Insomma numeri, su tombe senza nomi né storia”, conclude Soumahoro.
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