E’ iniziato a Berlino il vertice straordinario dei ministri della Difesa dell’Unione Europea. La riunione era stata sollecitata dalla Grecia alle prese con un braccio di ferro con la Turchia sulle Zone Economice Esclusive nel Mediterraneo orientale.
Ma l’agenda del vertice è più ampia e pesante. Si sono infatti aggiunti i dossier sul Medio Oriente e sulla Bielorussia, oltre ovviamente l’emergenza Covid 19.
In questi giorni l’Italia, insieme a Grecia, Cipro e Francia, sta partecipando ad una esercitazione navale militare congiunta nel Mediterraneo Orientale per mandare un segnale di deterrenza alla Turchia. Ma, spiega il Ministro della Difesa Guerrini, queste manovre cercano anche di tenere assieme gli alleati della Nato: “ la nave italiana che partecipa, ieri ha anche navigato con una nave turca dentro le normali attività congiunte che vengono fatte in seno alla Nato” ha spiegato il ministro, interpellato su una possibile spaccatura nell’Ue. “L’atteggiamento italiano e complessivamente degli altri Paesi è quello di riaffermare i principi ma di lavorare al dialogo e alla soluzione politica”.
Diversamente dalla Francia e dalla Grecia, la ministra alla Difesa tedesca, Kramp-Karrenbauer, ha sottolineato invece che le manovre militari attuate nel Mediterraneo orientale “certamente non aiutano” ad attenuare le tensioni tra la Grecia e la Turchia.
Ma oltre alle tensioni con la Turchia è il complesso del dossier mediorientale a inquietare l’Unione Europea, primo fra tutti quello libico, ma non solo. Infatti al vertice ministeriale europeo di Berlino, partecipano anche i ministri degli Esteri dei Paesi Ue e nell’agenda è previsto – con la solita e incomprensibile eccezione – anche un “pranzo di lavoro comune” con il ministro degli Esteri israeliano, Gabi Ashkenazi, per discutere degli sviluppi nella regione mediorientale.
Ma il vertice è partito con una sessione dedicata alla situazione in Bielorussia e sulle possibili reazioni europee. Oggi i lavori riprenderanno con una sessione sui rapporti tra Bruxelles e Mosca dopo il caso Navalny e si concluderanno con una discussione sull’impatto geopolitico del Covid-19 e la risposta dell’Ue alla pandemia.
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