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Pisa. Sabato in piazza contro i fascisti del secolo XXI

CONTRO I FASCISTI DEL SECOLO XXI

La Rete dei Comunisti partecipa alla 
mobilitazione antifascista di sabato 14 marzo a Pisa. 
Tutti al presidio in Piazza XX settembre, ore 16 

“Fratelli d’Italia” ha annunciato un “presidio tricolore” in una piazza di Pisa per sabato 14 marzo. La mobilitazione antifascista ha costretto questo “corpo estraneo” alla citta in una condizione di semi clandestinità, per cui non è dato sapere se, dove e quando la loro iniziativa si terrà. Il presidio di sabato 14.3 in Piazza XX settembre vigilerà per impedire qualsiasi provocazione.

La debolezza dei tentativi d’insediamento fascista in città non deve però distrarre dai pericoli insiti in un progetto che tenta di mettere radici nel paese, sfruttando la drammatica situazione economica e sociale determinata dalla crisi sistemica del capitalismo, che sta riducendo alla miseria fasce sempre più ampie di popolazione, soprattutto lavoratori, giovani, pensionati, migranti.

In questo scenario i fascisti italiani stanno cercando di ritagliarsi uno spazio politico di primo piano, fomentando con la loro retorica razzista e nazionalista una guerra fra poveri che indebolisce la ripresa del conflitto sociale nel paese. La manifestazione della Lega Nord a Roma del 28 febbraio scorso ha creato le condizioni per un connubio politico molto pericoloso, nel quale convergono partiti rappresentati in parlamento e gruppi extraparlamentari come CasaPound, tristemente nota per aggressioni, omicidi, attacchi contro i movimenti studenteschi e di lavoratori.  

L’incredibile copertura mediatica di cui godono le attività di questi partiti e movimenti razzisti e fascisti ha un preciso obiettivo: “stabilizzare” il quadro politico italiano. Il governo Renzi ha bisogno di un’opposizione di destra abbastanza radicale da coprire solo in parte il vuoto lasciato da Berlusconi, senza destare preoccupazioni elettorali al vero garante delle politiche antipopolari della troika europea in Italia: il Partito Democratico.

Un gioco politico molto pericoloso, perché coadiuva la ricomposizione di forze eversive in espansione a livello europeo. Il “lepenismo” in salsa fascio/padana tenta di emulare i successi d’oltralpe, alimentando un fenomeno continentale che annovera movimenti come Alba Dorata in Grecia, governi di estrema destra affermatisi per via elettorale come in Ungheria, ma anche governi di estrema destra imposti attraverso colpi di stato, come nel caso ucraino, dove Unione Europea, USA e NATO hanno finanziato e diretto il rivolgimento avvenuto nel febbraio 2014. Il caso ucraino dimostra come gli “apprendisti stregoni” del polo imperialista europeo siano disposti a usare qualsiasi strumento per allargare i propri mercati, in alleanza/competizione con l’altro polo imperialista: gli Stati Uniti d’America.

Trasformata in campo di battaglia per strappare territori e risorse al concorrente capitalismo russo, l’Ucraina di Poroshenko è oggi governata da noti leader nazisti, le milizie di estrema destra sono state inserite nell’esercito nazionale e impiegate nel massacro di migliaia di civili nell’Est russofono del paese. Al fianco dei nazisti ucraini combattono fascisti di molti paesi, compresi italiani di CasaPound come il pisano Saverio Fontana, distintosi alla fine degli anni ’70 prima come infiltrato nei movimenti studenteschi, poi come picchiatore al fianco dell’allora MSI. Così il cerchio si chiude, evidenziando plasticamente la funzione che i fascisti hanno sempre svolto nella storia: un’internazionale nera a servizio del capitalismo.

In Italia il fenomeno politico dell’estrema destra è ancora ridotto a partiti minoritari e gruppi di mazzieri alla CasaPound. Occorre che rimanga tale. Per questo vigilanza e mobilitazione antifascista sono essenziali, anche se non sufficiente. Per combattere il fascismo di oggi i comunisti, gli anticapitalisti, gli antifascisti devono rilanciare il conflitto sociale, per cacciare indietro il tentativo degli “uomini neri” di strumentalizzare la sofferenza di milioni di lavoratori, prostrati dalle politiche di quegli stessi padroni che sostengono, finanziano, esaltano mediaticamente gli “uomini neri”. 

Rete dei Comunisti – Pisa

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