I leader No Tav Alberto Perino e Francesco Richetto, un altro noto esponente del movimento No Tav, sono indagati dalla procura di Torino per istigazione a delinquere. A darne notizia sono loro stessi con un lungo scritto pubblicato sul sito notav.info. In questi giorni i due esponenti del movimento hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. La contestazione riguarda alcune dichiarazioni fatte nel corso di una conferenza stampa a Bussoleno il 25 luglio 2012. ”Al tribunale di Torino si processano le idee – scrivono – come per Erri De Luca ancora una volta viene minato il principio costituzionale della Libertà e di Parola e di Opinione. Istigazione a delinquere per aver dichiarato illegittime – spiegano nel testo online – le recinzioni del cantiere di Chiomonte e per aver detto che il movimento avrebbe provveduto più e più volte a danneggiarle”.
“Eravamo nel 2012 – si legge ancora nell’articolo – l’anno della militarizzazione della val clarea. Nel 2011 ci fu lo sgombero del presidio di Chiomonte, la libera repubblica della Maddalena. Fu insediato il primo fortino di difesa del futuro cantiere e solo l’anno successivo, il 2012, fu insediato il cantiere nella sua completezza. Era l’anno di Luca, che a febbraio cadde dal traliccio resistendo e rallentando le operazioni di allargamento delle recinioni. Seguirono poi le resistenze e ancora le pressioni al cantiere. Arrivò la primavera e l’estate e ancora si proseguì con le mobilitazioni. Un anno molto inteso. Era il 25 luglio, ci fu una conferenza stampa presso la sala consiliare del comune di Bussoleno, in val di Susa, in molti vi parteciparono per lanciare la marcia popolare del 28 luglio 2012 da Giaglione a Chiomonte. In molti parlarono ma soprattutto migliaia di persone parteciparono alla manifestazione del sabato successivo. Il risultato delle dichiarazioni? Un imponente spiegamento di forze di polizia che circonda il cantiere e la popolazione della val di Susa che pacificamente aggira in una bellissima giornata di sole tutti i blocchi e le barriere raggiungendo a sera l’abitato di Chiomonte”.
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