Roma – La dura battaglia del QRE contro il progetto dell’Ama sul biodigestore e contro l’ecodistretto di Rocca Cencia, registra il primo risultato tangibile, concreto.
Dopo la mega manifestazione del 21 marzo e il primo tavolo tecnico con la Marino (chiesto ed ottenuto dai cittadini del versante Est di Roma, uniti sotto la sigla QRE), ieri il QRE si è presentato in municipio 6° con una mozione da sottoporre al Consiglio che si svolgeva nel primo pomeriggio.
L’oggetto della mozione: chiusura dell’impianto AMA di Via di Rocca Cencia e futura riconversione. Ovvero: le premesse per ottenere la riqualificazione del territorio vessato da violenze ambientali perpetrate negli anni, e stoppare ab origine lo scellerato progetto Ama di costruire un biodigestore proprio a Rocca Cencia, in pieno centro abitato, con le devastanti conseguenze ambientali e alla salute, ormai note a tutti.
Gli interventi. Daniela Ferdinandi e Antonio Cataldi, in rappresentanza del QRE, hanno chiesto di sottoporre la mozione all’ordine del giorno, con diritto di intervento. Richiesta approvata dai consiglieri.
L’intervento del portavoce QRE, Daniela Ferdinandi, si è focalizzato su una breve e concisa descrizione delle criticità ambientali del territorio in oggetto, delle conseguenze che i cittadini subiscono e della loro volontà, espressa attraverso i comitati e le associazioni (e attraverso le forme della protesta e delle manifestazioni), di ottenere una VERA riqualificazione della periferia Est romana, che non passasse attraverso il progetto della “cittadella del rifiuto” ma attraverso una valorizzazione dei vari siti archeologici presenti proprio nella suddetta area (Gabii, via Francigena, l’Agro romano pontino…).
Infine, la richiesta esplicita diretta a tutti i consiglieri del 6° municipio: approvare la mozione in giornata e dare così prova di essere a fianco dei cittadini. “O con noi… oppure fuori!!!”, conclude la Ferdinandi in modo deciso e calzante.
L’intervento si conclude con un accorato appello di Antonio Catadi ai consiglieri: fare un atto di coraggio e votare a favore di questa mozione accettandone tutti i punti; pensare solo per un attimo a quelle tante, tantissime persone che combattono contro il male generato proprio dall’inquinamento delle terre e dell’aria, quell’inquinamento che miete troppe vittime in questo municipio tra giovani madri e bambini anche di solo 6 mesi, in quei quartieri dove tutti si conoscevano ma comincia ad essere pesante e doloroso il conto di chi non c’è più. E infine ricorda a tutti i consiglieri il triste primato del municipio 6° per il più alto tasso di mortalità per tumori e malattie respiratorie.
La decisione. Obbligati a pronunciarsi nell’immediatezza, il Consiglio aveva proposto ai cittadini una modifica del testo (eliminare le premesse della mozione) ma il QRE è rimasto irremovibile.
Dopo circa 2 ore, tra proposte, consultazioni e interventi, la mozione è stata pubblicamente approvata all’unanimità dal consiglio con 20/20.
Approvando tale mozione, il Consiglio del Municipio VI, dunque, chiede al Sindaco Marino e all’Assessore competente di Roma Capitale:
1. Che la chiusura dell’impianto TMB di Rocca Cencia avvenga entro e non oltre il 2016.
2. Che lo stabilimento AMA di via di Rocca Cencia 301 venga riconvertito ad altro uso: parcheggio automezzi, Uffici, e comunque nulla che arrechi disagio e disturbo ai residenti e ai lavoratori del territorio.
3. Massimizzazione della modalità Porta a Porta sul territorio del VI Municipio
4. La delocalizzazione degli impianti di trattamento al di fuori dei centri abitati
5. Un piano completo di distribuzione del carico impiantistico su tutti i municipi e non solamente sul Municipio VI.
Una vittoria voluta con forza, conquistata con determinazione. Un primo piccolo-grande passo in avanti in questa dura ed estenuante battaglia. Ma tutti i cittadini presenti in municipio ieri erano ancora più grintosi e determinati ad andare avanti e promettono: “Non ci fermiamo, la lotta per la salute continua alla Regione!”
* QRE ( Quartieri Riuniti in Evoluzione del VI municipio )
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