Nessuno spazio a chi soffia sul fuoco della crisi
Via i fascisti, fuori Casapound dalle città !
Da quasi tre mesi a Coverciano è stata aperta una sede dei fascisti di Casapound, un fondo di 25 mq ufficialmente riconducibile ad una sedicente “libreria Il Bargello”.
Come Assemblea Permanente Antifascista ci siamo subito mobilitati per informare gli abitanti del quartiere circa il ruolo di questi soggetti, i quali pubblicamente si presentano come “associazione culturale di promozione sociale”, ma in realtà sono i soliti fascisti nostalgici della RSI (Repubblica di Salò) da tempo coinvolti in aggressioni contro studenti e lavoratori.
Il nome della “libreria” aperta in Via D’Annunzio si ispira direttamente all’omonima rivista fondata da Pavolini, colui che istituì le Brigate Nere della RSI e organizzò i franchi tiratori a Firenze, cecchini che sparavano dai tetti contro chi prendeva parte alla Resistenza o, semplicemente, la sosteneva.
I responsabili locali di Casapound (come Saverio di Giulio) e nazionali (Simone di Stefano) rappresentano in modo emblematico i loro adepti: il primo lo ricordiamo accanto al killer Gianluca Casseri, autore della strage di piazza Dalmazia nel dicembre 2011, il secondo è attualmente il portaborse ufficiale di Mario Borghezio, europarlamentare razzista della Lega Nord di Salvini.
Il 28 febbraio scorso, durante una manifestazione a Roma, la Lega ha pubblicamente sdoganato Casapound ed i fascisti tutti, compresi quelli di Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni.
Come vediamo, in tempi di crisi economica non solo a pagare sono sempre lavoratori, pensionati e disoccupati, ma i grandi interessi organizzati utilizzano i gruppi reazionari per fare il lavoro sporco, soffiando sul fuoco del malcontento sociale.
Da parte nostra intendiamo respingere questa strategia da “guerra tra poveri”, portata avanti su scala nazionale come nella nostra città: mentre chi perde il lavoro viene lasciato a se stesso, gli attacchi ai salari generalizzati e i bisogni dei senza casa ignorati, i fascisti vengono legittimati come “parte del gioco democratico”.
Noi la pensiamo diversamente ed è per questo che invitiamo il quartiere e tutta la città a partecipare al corteo di sabato 18 aprile, con ritrovo ore 15 al sacrario dei caduti di Campo di Marte, viale Paoli (zona stadio), per ribadire che:
– nessuna agibilità politica può essere concessa a Casapound e ai fascisti tutti
– diciamo no alla militarizzazione del quartiere, presente da quando è aperta la sede in Via D’Annunzio
– respingiamo le intimidazioni della Questura, che ha recapitato diverse denunce a chi fino ad oggi si è opposto ai fascisti, in base alle stesse leggi del ventennio.
Sì alla solidarietà e al coordinamento delle forze sociali colpite dalla crisi, contro ogni razzismo, nazionalismo e xenofobia, per una società senza la barbarie del presente.
Assemblea Permanente Antifascista di Quartiere
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