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Bologna. Insegnanti e studenti la contestano. La ministra Giannini batte in ritirata

A causa delle contestazioni è stato annullato il dibattito in programma alla festa dell’Unità di Bologna con il ministro dell’istruzione Stefania Giannini. I tardivi appelli al dialogo, non hanno ottenuto effetto, i manifestanti non hanno interrotto la loro rumorosa protesta con pentole e posate e il ministro alla fine ha battuto in ritirata. Appena la ministra Giannini ha cominciato a parlare, i contestatori hanno cominciato a battere cucchiai e forchette su pentole e padelle impendendole di fatto di parlare. “Noi siamo la parte buona e sana della scuola, siamo a difesa della scuola pubblica e contro i provvedimenti calati dall’alto” ha affermato, prendendo la parola al microfono dal palco una delle insegnanti del gruppo di contestatori. La contestazione è arrivata da alcune decine di persone, studenti e insegnanti che sono entrati all’interno del tendone dove si svolgeva il dibattito e al grido di “vergogna, vergogna” hanno interrotto l’iniziativa. Una giornata nera per il governo Renzi sul tema della scuola. Oltre alla contestazione bolognese al ministro, c’è stata quella massiccia di insegnanti e non docenti promossa da usb, Unicobas e Anief che hanno manifestato in piazza a Roma fin sotto Montecitorio.

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