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Roma. Accanimento contro il Corto Circuito, i vigili mettono di nuovo i sigilli

Solo due settimane fa aveva festeggiato i 25 anni di occupazione, oggi è finito di nuovo nel mirino dei corpi speciali dei Vigili Urbani mandati dal Comune – pardon Roma Capitale – che hanno messo i sigilli al centro sociale Corto Circuito, una realtà storica, radicata e consolidata nella situazione sociale e politica romana. Nel primo pomeriggio i vigili urbani del gruppo Sicurezza Pubblica ed emergenziale guidati dal comandante Antonio Di Maggio, si sono presentati in forze  al centro sociale Corto Circuito di Roma, per sigillare (è la terza volta in poco più di un anno) la tensostruttura che sorge nel giardino dello spazio occupato. Ci sono stati momenti di tensione tra i vigili e gli attivisti del Corto Circuito – a uno dei quali i vigili avevano messo le manette, poi liberato – che hanno provato ad impedire l’esecuzione dell’ordinanza di sequestro. Il tendone del Corto Circuito è stato montato dopo l’incendio che a giugno di tre anni fa aveva raso al suolo uno dei capannoni del centro sociale, quello che ospitava la scuola popolare per i bambini del quartiere e la storica osteria. Il capannone è stato però ritenuto dal Comune di Roma (proprietario dell’area), un abuso edilizio. 

E la storia si ripete, dicono al Corto Circuito “Oggi 6 maggio 2015 prosegue l’attacco al c.s.o.a Corto Circuito.
Alle 15.00 di questo pomeriggio un gruppo di vigili del nucleo operativo speciale di Roma capitale mandati dal gip Nicotra e dal p.m. Cipolla entrano nell’area del centro sociale apponendo nuovamente i sigilli all’osteria popolare, che ormai da diverso tempo è sotto attacco.
Ancora una volta la burocrazia e l’amministrazione mettono in discussione il lavoro che i centri sociali svolgono dal basso, il sequestro fa riferimento all’art.321 c.p.p. Vi aspettiamo questa sera alle 20.00 per fare il punto della situazione”.

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