L’Isis è tra noi e distrugge i monumenti proprio come in Iraq e Siria. Fose non proprio la stessa organizzazione. Forse neanche per rendere onore allo stesso dio. Ma i risultati sono simili.
Il Comune ha dato qualche tempo fa l’autorizzazione a costruire un parcheggio sotterraneo nei pressi della Cittadella, nota a tutti gli studenti italiani per l’episodio eroico di Pietro Micca. DUrante i lavori, come spessissimo accade in Italia, si fanno delle scoperte archologiche interessanti. Niente a che vedere con Ninive o NImrud, come rilievo storico, ma comunque muri, sotterranei, gallerie che contraddistinguono una città sotto quella attuale.
Naturalmente il dio dei costruttori non ha grande interesse per le cose sottoterra (fosse petrolio, sarebbe diverso…), e quindi ne ordine la distruzione. Si proceda senza indugio, possibilmente senza parlarne troppo in giro.
Qualcuno se ne accorge comunque e l’associazione Gioventura Piemonteisa lancia l’allarme: «I reperti rinvenuti sono di un’importanza capitale e siamo davanti all’occasione unica di recuperare, studiare ed aprire alla visita centinaia di metri di passaggi sotterranei della Cittadella di Torino perfettamente conservati. Sarebbero recuperabili 21 chilometri di gallerie! Un tesoro di storia, identità e archeologia».
«Ottanta metri della Galleria Magistrale che conduceva al Pastiss sono stati irrimediabilmente distrutti. La galleria era stata ritrovata in uno stato di conservazione perfetto, con tanto di scritte del Settecento. Portata allo scoperto dopo tre secoli, a contatto con l’ambiente esterno si è in parte sbriciolata da sola dopo poche ore, fra la costernazione degli archeologi del Museo Pietro Micca, i quali hanno soltanto avuto il tempo di recuperare parte delle scritte e di salvare almeno i mattoni. L’ultima vittima della ruspa è in queste ore la mezzaluna Des Invalides, che viene sbriciolata poco a poco. Intanto la terra continua a restituire reperti cospicui, testimoni addormentati della nostra storia. Uno scandalo che sta assumendo proporzioni sempre maggiori e che sta suscitando l’indignazione di migliaia di persone in Piemonte e all’estero».
Il dio dei costruttori si chiama profitto, come sapete. Ma sulla sua spietatezza girano leggende che lo rendono più terribile di Baal… Solo che è molto occidentale, quindi ce lo teniamo per buono.
P.S. Coincidenza per coincidenza, anche Pietro Micca avrebbe potuto agevolmente esser presentato – dalla stampa francese, visto che col suo sacrificio impedì che le truppe d’Oltrape penetrassero nella Cittadella passando per i sotterranei – come un kamikaze ante litteram…
fonte: Nuova Società (http://www.nuovasocieta.it/)
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