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Bologna: presidio in solidarietà dei sindacalisti greci

La solidarietà, si sa, è un arma. Per questo ieri USB ha lanciato un presidio per unirsi al coro di chi, negli ultimi giorni, ha denunciato l’arresto dei sindacalisti e lavoratori greci organizzati nel PAME, fermati durante un azione di sciopero davanti alla Zavel Food Industry.

L’azienda, che ha annunciato licenziamenti e tagli dei salari in seguito alle nuove misure di austerity, era stata gia colpita da scioperi da parte dei lavoratori, che non chiedevano altro che il rispetto dei loro diritti: il pagamento dei salari arretrati, lo stop ai licenziamenti e la manutenzione delle condizioni di sicurezza del luogo di lavoro e la firma di un contratto collettivo. Tutti diritti fondamentali che ogni lavoratore dovrebbe pretendere e difendere, contro un padronato che in modo sempre piu becero vuole cancellare ogni tutela, per continuare a procacciarsi quanto piu profitto possibile.

Ieri a Bologna, USB ha presidiato simbolicamente il consolato greco, per dire no alle misure di austerity che l’UE impone in Italia e altrove, per portare la propria solidarietà ai sindacalisti e agli attivisti arrestati, e per chiedere il loro immediato rilascio. A unirsi al presidio lanciato da USB, organizzato in meno di 48 ore, la campagna Noi Restiamo e alcuni attivisti del partito comunista rizziano, ma anche lavoratori della scuola, delle cooperative sociali, del privato e attivisti di As.I.A. USB.

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