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Catania. Oggi assemblea cittadina sul diritto alla casa

Oggi, giovedì 4 novembre alle ore 19:00, si terrà un’ assemblea cittadina sul diritto all’ abitare, al Centro Sociale Liotru di via  Montevergine 8.
Le famiglie, con richieste d’alloggio decennali, non riescono più ad avere fiducia in possibili assegnazioni e pretendono risposte.
Non si possono più aspettare i tempi infiniti della burocrazia e della cattiva gestione degli enti.
E’ emersa così l’esigenza di un’ assemblea cittadina, tra tutti coloro i quali in diversi modi si occupano di “casa”, il problema è più che mai vivo ed è necessario fare il punto della situazione e riuscire a creare sinergia.

Lista delle adesioni:

Comitato Casa x Tutti;
Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari(SUNIA);
Sindacato Inquilini Casa e Territorio(SICET);
Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio(UNIAT);
Sportello Autodifesa Precaria;
Arci Catania;
Centro Sociale Liotru;
Circolo Città Futura;
Koordinamento AutOrganizzato Studentesco;
Catania Bene Comune;
Collettivo Universitario Benedettini;
KAOS Universitario;
Città Insieme;
Circolo Olga Benario;
Rete dei comunisti;
Rete Antirazzista;
San Teodoro Liberato;
Gammazita;
ANPI Catania;
Cobas;
Comitato Antico Corso;
Palestra Lupo

Il quadro della situazione a Catania

Gli effetti della crisi stanno colpendo prepotentemente molte fasce sociali che, ad oggi, si ritrovano in grave difficoltà economica.
Difficoltà che, sicuramente, si riversano sull’emergenza abitativa: le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese ed il 40% del budget familiare, in media, è speso per pagare l’affitto.
I dati del Ministero degli Interni parlano chiaro: sul territorio nazionale gli sfratti aumentano in percentuale di anno in anno.
Nel 2014 sono stati 69.015 gli appartamenti dovuti lasciare per
morosità.
Le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario sono 150.076 e gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario ammontano a 36.083.
Concentrandoci sulla sola provincia catanese sono allarmanti le percentuali di sfratti:
nel 2014 più di 3112 richieste di esecuzione (14,58 % in più rispetto all’anno precedente), 943 gli sfratti eseguiti sul territorio catanese (6,58 % in più rispetto all’anno precedente) e il 95% di questi avviene
per morosità incolpevole.
Ma non solo, nel 2014, in controtendenza con le percentuali sopra citate, vi è una diminuzione di richieste di accesso ad ammortizzatori sociali, quali affitti agevolati o moratorie per sfratti, e di alloggi popolari.
La controtendenza è da interpretare come una mancanza di fiducia verso istituzioni ed enti che non sono mai riusciti a dare una benché minima risposta all’emergenza. Di fatto, secondo una stima, ad oggi, sarebbe circa il 7/8% della popolazione catanese ad aver bisogno di un alloggio.
Il decreto Milleproroghe 2015, il D.L. 192/2014, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre scorso, rispetto agli anni passati, non prevede la proroga del blocco degli sfratti, ossia lo slittamento dei termini dello sfratto per quegli inquilini in difficoltà nel pagare i canoni di locazione. Predilige al posto della tradizionale proroga, che gli inquilini possano rivolgersi ai due Fondi recentemente rifinanziati dal Governo: il Fondonazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e quello per la morosità incolpevole. Spetta sempre ai Comuni assegnare il contributo di importo massimo pari a 8 mila euro previsto dall’altro
Fondo, quello per la morosità incolpevole, istituito in favore di quei soggetti che non sono più in grado di pagare il canone di locazione per motivi a loro non imputabili.
Caso anomalo è però il Comune di Catania, che, nel 2014 non ha accolto nessuna domanda il contributo per morosità incolpevole, a causa di una pessima organizzazione dell’amministrazione, annullando così ogni speranza per chi a causa della perdita del lavoro per licenziamento, accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione, mancato rinnovo dei contratti a termine, cessazione di
attività libero-professionali per cause di forza maggiore, malattia grave, infortunio o decesso di un membro della propria famiglia che comporta l’impiego dellerisorse economiche del contribuente per sostenere le spese mediche e assistenziali è costretto a morosità incolpevole.
Le richieste di alloggi popolari ruotano intorno alle 6000 unità, ma la fascia di chi rientrerebbe nella graduatoria è di 13000 nuclei.
Il numero di alloggi sbloccati da Comune e IACP negli ultimi anni si aggira intorno a qualche centinaio.
Eppure la proprietà del Comune conta circa 300immobili e 269 terreni, di cui diversi immobili lasciati in stato di abbandono e degrado.
Al tempo stesso non si possono ignorare le indagini condotte tra il 2006 e il 2010, che hanno portato sul banco degli imputati Santo Schilirò Rubino, ex direttore dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania
attualmente dirigente dell’area contabile, il figlio Ettore, insieme ad altre dieci persone tra cui alcuni dirigenti e dipendenti dell’ente regionale. Nel processo i reati che a vario titolo vengono contestati
agli imputati sono truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico.
Oggi il direttore è cambiato, ma i dipendenti restano gli stessi, ed assurda appare la lotta agli “abusivi” degli alloggi popolari quando proprio i dipendenti dell’ente sono accusati di aver donato alloggi ad amici e parenti, e causato un danno all’amministrazione di 30milioni di euro.

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