E ‘ in corso dall’alba di questa mattina, giovedi 12 novembre, una operazione repressiva in corso contro attiviste e attivisti che presero parte alla manifestazione del 1 Maggio a Milano contro l’inaugurazione dell’Expo. Sono state disposte 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 5 in Italia (tutte a Milano) e 5 invece comunicate in Grecia, con l’accusa di “devastazione e saccheggio”, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento. Risultano arrestati a Milano Edoardo Algordi, Andrea Casieri, Alessio Dell’Acqua e Nicolò Ripani e 4 attivisti greci Alexander Kouros, Odysseas Chatzineofyton, Konstantinos Gkoumas e Nikolas Ktenas. A metà mattinata solo otto dei destinatari degli arresti erano finiti in carcere mentre due non stati raggiunti dalla polizia. Con le stesse accuse ci sono anche altri 5 indagati ma a piede libero: tre a Milano, uno a Como e un cittadino greco. Scattate numerose perquisizioni. Tra i particolari inquietanti dell’arresto c’è anche il prelievo del Dna. Questa operazione viene annunciata co9me il risultato del lavoro di mesi della Questura di Milano , la quale dichiara di aver analizzato 600 Gb di materiale video e fotografico, di aver utilizzato prelievi del Dna ed impronte digitali. Tra le diverse accuse anche quella di devastazione e saccheggio. Questo capo di imputazione, negli ultimi anni, si è visto sempre più spesso usato in termini tutti politici nella repressione delle lotte sociali e degli arresti a seguito di manifestazioni.
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