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Firenze, gli studenti occupano, il preside manda la Digos

Questa mattina gli studenti dell’ISA hanno occupato il proprio istituto bloccando la didattica e riprendendosi i tempi e gli spazi della propria scuola, per protestare contro il Governo ed il progetto di BUONA SCUOLA.
Non si è fatta attendere la reazione del dirigente scolastico che, supportato dal pronto intervento della digos, ha minacciato sgomberi, denunce e sospensioni.
Gli studenti non si sono fatto intimorire e hanno deciso di andare avanti!
Da anni i presidi ci dicono che le occupazioni non servono piú a niente e ormai sarebbero diventate “solo una scusa per farsi una settimana di vacanza con il risultato di rimanere indietro nel percorso formativo e il rischio dei soliti danni”.
Ma di quale percorso formativo stanno parlando? Di quello nozionistico, ormai completamente svilito e svuotato del suo vero significato perchè asservito alle esigenze del mercato.
Di quali danni parlano quando ogni giorno l’intonaco si sbriciola, i riscaldamenti non funzionano e non ci sono nemmeno i soldi per comprare i gessi?
Evidentemente i motivi per cui si scagliano con tanta foga contro un’occupazione dev’essere piú profonda. 
Perchè la BUONA SCUOLA non prevede che gli studenti siano protagonisti del proprio percorso formativo e cerchino di dotarsi degli strumenti per comprendere e cambiare la realtà che li circonda ed un’OCCUPAZIONE è anche e soprattutto questo.
Noi siamo dalla parte degli studenti che lottano e non si arrendono. Sarebbe poi arrivato il momento in cui si esprimessero e si esponessero anche tutti quei docenti che non sono d’accordo con questo modello di scuola e la repressione e l’autoritarismo che esso determina.
Oggi all’ISA, ancora una volta nel mondo delle scuole, il dirigente scolastico si è affidato immediatamente alle forze di polizia, delegando alla repressione la gestione delle proteste all’interno dell’istituzione SCUOLA, abdicando ancora una volta dal ruolo proprio di EDUCATORE.
Non è la prima volta che accade ed accadrà sempre piú spesso.
Chi non sente o non vuol sentire questo campanello d’allarme si rende complice di questo livello repressivo e delle sue ricadute sull’intera società.
SOLIDARIETÀ AGLI STUDENTI IL LOTTA!
FUORI LA POLIZIA DALLE SCUOLE!

Cpa fi-sud 

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