Con comunicazione del 22 febbraio 2016 la direzione Ipab afferma che intende dare in affidamento alla società Ipark, i Centri Diurni Trento e Bachelet. Un altro pezzo di Ipab verrà gestito sempre dalla compartecipata che già gestisce Parco Città, Villa Rota Barbieri e gestirà a breve il San Camillo. La struttura pubblica Ipab diventerà sempre più piccola e minoritaria.. e le 13 colleghe dei centri Diurni subiranno la mobilità in altri reparti Ipab.
Questo quanto scritto nel comunicato dal Presidente Lucio Turra, motivando che tale scelta comporterà un risparmio complessivo di 200.000 euro.
Mentre quindi la legge “Madia”, da indicazioni che le Partecipate devono essere ridotte e eventualmente “reinternalizzate” nella struttura pubblica, la Direzione, in controtendenza, invece continua con il processo di smantellamento della più grande Ipab pubblica del Veneto.
Ben sapete che Ipark è gestita dall’ente, ma che i contratti dei dipendenti sono privatistici (meno renumerativi dell’11% rispetto ai contratti pubblici).
Si vuole ancora risparmiare, allora, sulla pelle dei lavoratori e far pagare loro gli errori di altri!
Cosa fare allora?
Usb ha gia indetto una manifestazione/corteo che partirà dal San Camillo fino al Tribunale di Vicenza, venerdì 4 marzo alle ore 9, a sostegno delle 13 lavoratrici di colore licenziate dall’Ipab per le note vicende. In quella data infatti verrà celebrato in Tribunale il processo civile, per discriminazione razziale contro la Direzione Ipab.
Proponiamo allora che quella manifestazione diventi anche la protesta dei dipendenti Ipab, e di tutti i sindacati interni, contro la volontà di privatizzare i Centri Diurni.
In questi giorni inoltre, Usb e le altre sigle, se lo vorranno, proclamerà lo stato di agitazione sindacale formale per portare al confronto dal Prefetto, il presidente Lucio Turra e non è escluso che a seguito verrà proclamata una giornata di sciopero, se non verrà sospesa questa procedura di concessione a Ipark.
Partecipiamo alla manifestazione/corteo di venerdi’ 4 marzo alle ore 9…diamo un segnale forte che la Ipab non si tocca!
Sara’ altrimenti sempre piu’ difficoltoso, ricollocare i dipendenti con limitazioni certificate..e sappiamo che nella nostra Ipab non e’ un problema da poco!
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