E’ arrivata ieri nel porto di Napoli la portaerei ‘George H.W. Bush’ e si fermera’ tre giorni per riprendere la sua prima missione cominciata con una esercitazione internazionale in Inghilterra. La portaerei e’ impegnata sotto il comando della Sesta flotta americana in una missione ordinaria che consiste nel pattugliamento contro la pirateria. “Non e’ previsto – spiega l’ammiraglio Nora W. Tyson – un impiego sotto il comando Nato per l’operazione in Libia. Siamo comunque pronti a tutte le missione standard che ci vengono richieste”. Sul ponte sono schierati 74 velivoli, tra aerei ed elicotteri di ultima generazione. Presenti anche aerei radar. Con il suo equipaggio da 5.500 persone la ‘George Bush’ e’ la piu’ recente nave militare statunitense. Due reattori nucleari spingono l’imponente nave che pesa circa 97 mila tonnellate ed e’ armata con missili ed altre strumentazioni di autodifesa.
Il Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio della Campania, aveva già effettuato un blitz di protesta alla Stazione Marittima il 6 aprile scorso per denunciare il rischio nucleare nel Porto di Napoli, mentre lo scorso 22 aprile aveva rinnovato la sua protesta contro le inadempienze istituzionali e reticenze dei ‘media’ con una manifestazione–conferenza stampa sotto la sede de Il Mattino.
Il Comitato – ancora una volta tramite l’Associazione V.A.S. che aveva ottenuto l’accesso agli atti della Prefettura – aveva presentato una formale diffida al Sindaco di Napoli pro tempore, affinché si decida ad adempiere – entro 90 giorni dall’11.04.2011 – quanto previsto dal Piano di Emergenza Esterna del Porto di Napoli, predisponendo un adeguato progetto d’informazione della popolazione rispetto al rischio sanitario ed ambientale derivante dalla perdurante presenza di sottomarini e portaerei nucleari nel porto di Napoli.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
monnezzari professionisti
il pericolo è la vs monnezza