Dopo gli scontri di ieri tra polizia e abitanti a Caivano, con sindaco e assessori in testa contro l’ordinanza che individua un sito di trasferimento in quel territorio comunale per 4 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, a Napoli sono esplose nuove proteste e roghi di immondizia nel corso della notte.
Complessivamente sono stati ben 35 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco in varie zone della citta’ e della provincia per incendio doloso di rifiuti. A Pianura circa duecento persone sono scese in strada e hanno inscenato una manifestazione, rovesciando cassonetti e sparpagliando immondizia ovunque con l’intento di ostruire la carreggiata. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 3.45, in seguito all’intervento delle forze dell’ordine e dei mezzi dell’Asia. Qualcosa di analogo si è verificato in via Concordia, a Montecalvario, che è stata completamente invasa dai rifiuti. La viabilità è stata ripristinata alle 2.45 circa. Ma a Napoli ci sono stati anche roghi di protesta alla Pignasecca, a Santa Teresa degli Scalzi e a Corso Umberto, tutte zone centralissime. Intorno alla mezzanotte, poi, non era ancora stata rimossa l’immondizia che ostruiva la carreggiata in via Toledo e in via Pasquale Scura. Dopo il “no” della Lega al decreto del governo che avrebbe consentito alla spazzatura campana di essere smistata in altre regioni, l’emergenza rifiuti torna in primo piano. Sono in tutto 10mila le tonnellate di rifiuti sparse per le strade di Napoli e della provincia, 2mila delle quali sono sul suolo del capoluogo. Il caldo fa la sua parte: la temperatura supera i 30 gradi e la situazione si fa di nuovo insostenibile. Dai cumuli di rifiuti si leva un odore nauseabondo e si ripresenta, puntuale, la paura di epidemie.
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