Riesplode a Niscemi (Caltanissetta) la protesta davanti alla base militare dove i tecnici stanno continuando i lavori di realizzazione del Muos, il sistema satellitare di comunicazione della Marina statunitense prima sospeso e poi bloccato definitivamente dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, alcuni giorni fa. Ma così come avevano fatto già dopo la decisione di sospendere i lavori di installazione assunta dalla regione a gennaio in attesa di avere maggiori prove sulla dannosità per la salute umana dei megaradar in costruzione, le autorità militari statunitensi hanno fatto finta di niente, continuando i lavori nonostante il ritiro delle autorizzazioni deciso nei giorni scorsi dalla regione sulla base delle ulteriori proteste di tecnici, scienziati e comitati. Addirittura ieri l’emissario della regione che doveva notificare ai comandi della base di Sigonella il ritiro delle autorizzazioni concesse dal precedente governo regionale e da quelli nazionali, è stato respinto dai militari americani e gli è stato impedito di accedere alle installazioni per notificare l’atto. Pasquale Calamia, collaboratore dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, si è quindi rivolto all’Ambasciata di Washington a Roma, ma fino a questo momento non ha ottenuto risposta. E una copia con ricevuta di ritorno è stata inviata anche al Dipartimento navale degli Stati Uniti.
Di fronte all’inaccettabile comportamento dei dirigenti statunitensi, questa mattina alcune decine di attivisti dei comitati No Muos hanno letteralmente sbarrato la strada al passaggio di alcuni mezzi statunitensi. I ”No Muos”hanno bloccato i cancelli nei tre ingressi dell’area militare per impedire l’accesso degli operai addetti alla costruzione del sistema satellitare ad altissima frequenza, contro cui si battono. Nei blocchi sono rimasti coinvolti anche due soldati e un ufficiale statunitense, che sono stati invitati dai dimostranti a tornare indietro. I militari non hanno insistito e sono rientrati a Sigonella. Dopo il blocco sul posto sono arrivati esponenti politici e forze dell’ordine. Per confrontarsi con gli attivisti, tra i quali è forte la presenza delle mamme ‘No Muos’ in prima linea nell’azione di questa mattina, è arrivato anche il sindaco Francesco La Rosa. La decisione di passare di nuovo all’azione e di realizzare i blocchi davanti ai cancelli della base USA è stata adottata ieri sera, nel corso di una assemblea del movimento e dei cittadini della zona di Niscemi che ha anche sollevato numerosi sospetti sulla reale volontà da parte dell’amministrazione a guida PD della Regione di bloccare i lavori di costruzione dell’impianto. I comitati temono che l’annuncio di Crocetta di procedere alla revoca delle autorizzazioni e l’atteggiamento di chiusura delle autorità militari statunitensi, siano frutto di una sorta di gioco delle parti, di una strategia concordata per convincere i cittadini a desistere dalla loro lotta mentre i lavori di realizzazione del megaimpianto vanno comunque avanti senza intoppi.
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