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Campania. I roghi tossici

La lettera-denuncia di una nostra lettrice.

Basta, ci rinuncio, mi dichiaro rifugiata ambientale!
di Monica Capo

Stamattina,  tornando in auto da Marcianise (Caserta) ho visto l’ennesima, enorme, nube nera che si alzava all’orizzonte, e non erano  segnali di fumo per salutare i turisti che arrivavano in aereo, nella settimana della Coppa America ma  la piaga dei roghi tossici, legata allo smaltimento dei rifiuti tossici scaricati illegalmente sul territorio campano, che è tornata puntuale, con la bella stagione.
Tutto questo non ha fatto che confermare la mia idea che quello campano sia un genocidio pianificato, considerando  tutto quello che è stato già sversato, sempre  illegalmente e, per anni, nella nostra terra, che attende invano una bonifica, e vede aumentare di anno in anno i suoi morti di cancro.
Il rogo era al Lagno Vecchio a Marcianise, che qualcuno mi ha detto essere l’antico percorso reale che portava alla Reggia di Caserta, e, in realtà, non è la prima volta che un rogo tossico interessa proprio quel luogo.
E, paradossalmente, lo sapevo io ma non il Maresciallo in borghese, non so bene di quale corpo, che  è sopraggiunto poco dopo.
Impossibile avvicinarci a causa del fumo insopportabile.
Un cittadino Rom ci ha raccontato poco dopo di aver visto avvicinarsi una macchina e di non saperne niente ma, quasi sempre,  dove c’è un rogo tossico ci sono cittadini Rom, ai quali questa pratica barbara, viene subappaltata, sempre più spesso ormai.
Sono subito ripartita ma mi ha fermata una macchina della polizia per un controllo e, favorendo patente e libretto ho detto agli agenti che forse sarebbe stato meglio fermare chi smaltisce illegalmente rifiuti speciali ma gli stessi mi hanno risposto che non avevano mezzi a sufficienza e uomini per controllare il territorio.
Alla luce di ciò che è accaduto oggi, fermo restando che l’azione informativa ed educativa sulla popolazione sia utilissima, infatti  io stessa continuo instancabilmente a farla, mi chiedo quali risultati abbia ottenuto nel contrasto a questo fenomeno, il Commissario anti roghi tossici nominato di recente dal Ministero dell’Interno.
E, mentre lancio, anche da questa pagina,  l’ennesimo  drammatico Appello per fermare uno scempio di proporzioni bibliche, mi dichiaro rifugiata ambientale.

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