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Terra di Lavoro. Allevatori in lotta, mozzarelle in ballo

Ancora una volta questioni sociali e politiche, per incapacità dei cacicchi del Consiglio Regionale Campano, vengono affidate ad un militare, un generale dei Carabinieri quasi fosse un problema di ordine pubblico.

L’ambiguità della parola d’ordine “Legalità” senza affiancarla a Giustizia sociale è palese.

Una questione sanitaria e di profilassi di scelte che dovrebbero essere oculate vengono blindate.

La lotta dei produttori di mozzarella e allevatori di bufale viene alla ribalta dopo gli ultimi provvedimenti di abbattimento di centinaia di capi di bestiame.

Nata in sordina, la mobilitazione è cresciuta nella filiera di Terra di Lavoro approdando ad un tavolo di trattativa governativo.

I presidii, i cortei con trattori in Provincia, i gazebo informativi, e, in ultimo, un lungo sciopero della fame di un rappresentante dei soggetti in lotta hanno fatto breccia nell’informazione.

Noi pensiamo che dietro questo attacco alle famose ” eccellenze” gastronomiche, ci siano le stesse mani che hanno potuto distruggere la produzione dell’ acciaio e del latte distintamente negli anni: multinazionali , poteri economici forti, grosse aziende tedesche e del Nord Italia che già hanno sul mercato produzioni e vendita di mozzarella non di bufala, ma palle di ” ping-pong di latte di vaccino nelle grandi catene di distribuzione.

Siamo stufi di vedere impoverire i nostri territori dall’incapacità della ” Politica” ancora in enorme difficoltà sulla questione rifiuti e roghi anche quelle affrontate da un Generale.

Noi sosteniamo la lotta legittima dei produttori e allevatori di Terra di Lavoro sperando nelle loro mobilitazioni.

Non è un problema solo loro, ma di tutti il voler “vivir bien” con il controllo popolare sul cibo e l’ambiente.

L’unica strada per uscirne è salvare il cibo di qualità sulle nostre terre respingendo la logica di mercato e le lunghe mani delle multinazionali.

Potere al Popolo Basso Casertano.

 

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