Cinquemila persone arrivate a Niscemi dalla Sicilia e non solo per dire no al Muos, scontri fra attivisti e polizia, un finanziere contuso, un bengala lanciato all’indirizzo di un elicottero della polizia e alla fine una tregua “armata” fra manifestanti e forze dell’ordine, con l’occupazione della base e la discesa dei contestatori che ieri erano saliti per protesta su alcune delle 46 antenne.
È questo il bilancio della manifestazione contro il sistema satellitare di difesa Usa, che si è svolta oggi a Niscemi. Fra i manifestanti c’erano militanti, cittadini, mamme e bambini schierati contro il sistema satellitare di difesa Usa i cui lavori potrebbero presto essere completati dopo il dietrofront della Regione e del governatore Crocetta. In testa al corteo, lo striscione “Fermarlo è possibile. Fermarlo tocca a noi”.
Una volta arrivati nei pressi della struttura, diversi attivisti avevano tentato di forzare il blocco, con l’intenzione di occupare la base. Il clima si è subito surriscaldato e sono iniziati gli scontri. Alcuni sono riusciti con una corda a buttare giù la rete che delimita l’area militare, mentre le forze dell’ordine in assetto antisommossa tentavano di respingerli.
Durante gli scontri tra attivisti No Muos e forze dell’ordine, un finanziere è rimasto lievemente contuso: colpito alle gambe, le sue condizioni non sarebbero gravi. Un bengala, poi, è stato lanciato contro un elicottero della polizia che sorvolava l’area per riprendere le scene e individuare i manifestanti.
Alla fine i militanti no-Muos hanno invaso e occupato la base e i dieci che da ieri occupavano le 4 antenne, sono scesi, sospendendo la protesta.
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Daniele
Ritengo che la disperazione del governicchio ora in carica contro le libere manifestazioni popolari aumenterà a dismisura da settembre in poi; non so se schiereranno l’esercito o cosa, non credo in un’edizione rinnovata di Genova 2001, almeno lo spero, ma ci sarà da divertirsi in autunno, poi chi ha la testa più dura l’avrà vinta.